Capitalismo familiare, diritti delle imprese, cambiamento e rapporto con i dipendenti. Sono i temi attorno ai quali è ruotata la prima giornata del Family Business Forum, il più importante momento di confronto in Italia dedicato alle imprese familiari, in programma il 6 e 7 luglio negli spazi del Centro Culturale Altinate a Padova. Ideato e organizzato dalla giornalista Maria Silvia Sacchi, in collaborazione con Confindustria Veneto Est e Community, l'evento si configura, per il secondo anno di fila, come luogo di confronto sulle dinamiche di questo 'cluster' di imprese, che devono costantemente interfacciarsi con passaggi generazionali, apertura del capitale al private equity, transizione energetica e sostenibilità.
"Arriviamo a questa edizione - ha commentato Sacchi - mentre assistiamo a una riscoperta del capitalismo familiare che, pur non perfetto, ha mostrato di essersi saputo rimettere in gioco e di poter concorrere alle sfide poste dall’incertezza del contesto socio-politico, dall’accelerazione tecnologica e dalla necessaria transizione ecologica. E questo anche grazie a un nuovo dialogo tra generazioni". Nella prima giornata si è parlato anche di diritti dei lavoratori ed equilibrio tra vita lavorativa e familiare. A tal proposito, la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, ha spiegato che "come Unione europea abbiamo lavorato su una maggiore trasparenza salariale. In Italia esiste una vera e propria piaga, le donne sono pagate a parità di funzione molto meno degli uomini, e per questo abbiamo voluto intervenire con una direttiva specifica che impone delle misure sanzionatorie alle imprese che sono carenti in questo senso. Abbiamo anche approvato - ha aggiunto - una direttiva che renda possibile l'equilibrio tra lavoro e famiglia, per rendere possibile l'accesso alle donne nel mondo imprenditoriale".
Sul rapporto tra proprietà e dipendenti nelle aziende a conduzione familiare è intervenuto Antonio De Matteis, Ceo di Kiton: "Nella nostra azienda abbiamo un rapporto eccezionale con i nostri collaboratori, fanno parte della famiglia e sono 'super coccolati'. Questo è un punto di forza per un'impresa. Mio zio, che ha fondato l'azienda, ci ha sempre insegnato che le persone che lavorano devono stare tranquilli, e per stare tranquilli devono stare bene economicamente. Solo così possono dare il massimo", ha concluso.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it