"L'italiano è una lingua che si proietta nel futuro con il suo messaggio umanistico". Il presidente della società Dante Alighieri, Andrea Riccardi, in un'intervista all'ANSA, spiega il messaggio dell'84ma edizione del Congresso internazionale a Rosario, in Argentina. "Da questa scuola italiana - sottolinea Riccardi - noi possiamo vedere la profondità della presenza italiana, della lingua e della cultura, che è un'eredità degli italiani di origine, ma anche di tanti che sono attratti dalla nostra lingua, perché l'italiano è una lingua mondo. Questo è il tema del nostro Congresso internazionale, che raccoglie i rappresentanti dei 400 comitati da tutto il mondo".
"L'italiano non è una lingua provinciale, non è una lingua dei ricordi e del passato - spiega Riccardi - ma è una lingua che si proietta nel futuro con il suo messaggio umanistico".
Parlando dell'importanza della diffusione della lingua italiana come punta strategica del sistema Italia, il presidente della Dante prosegue: "Per troppi anni abbiamo dimenticato che il prodotto Italia è legato all'italiano e alla nostra cultura. L'italiano impasta la realtà complessa del nostro Paese, ne fa la ricchezza e la sua caratteristica. Stiamo vivendo una grande rinascita della domanda di italiano e anche della comprensione del ruolo della nostra lingua, nell'estroversione del nostro Paese".
Secondo Riccardi, la politica italiana "ha dimenticato per molto tempo il significato della nostra lingua nella proiezione dell'Italia nel mondo e nella connessione di tanti mondi italiani" come "vediamo qui in Argentina". Ma "da qualche anno c'è una ripresa dell'impegno, e la Dante Alighieri è orgogliosa di condurre questa missione nel mondo", evidenzia.
Il presidente ricorda infine che la Dante Alighieri, "è una società fatta di comitati, che ha le sue origini in un policentrismo che risale a più di cent'anni fa, ma è anche una società molto coesa attorno alla presidenza e in un nuovo slancio nel comunicare il gusto del vivere all'italiana e dell'italiano nel mondo".