Una testa coronata contro il sovrano della Fifa. Joseph Blatter, da 17 anni alla guida del calcio mondiale e ancora una volta in corsa alla presidenza nonostante la tempesta dell'inchiesta che sta sconvolgendo il massimo organo che governa il pallone.
La candidatura del principe, benedetta a più riprse dal vero grande rivale di Blatter, il presidente dell'Uefa Michel Platini, viene indicata da molti come una vera scelta di cambiamento in una Fifa sempre sotto i riflettori tra scandali e polemiche. Eletto alla vicepresidenza nel gennaio 2011 Ali ha spiegato che 'non si e' trattato di una decisione facile' e senza mai nominare Blatter ha sottolineato che e' arrivata 'dopo un attento esame e numerose discussioni con autorevoli colleghi della Fifa. Il messaggio che ho sentito, piu' e piu' volte, e' che e' giunto il momento per un cambiamento'. Ad attendere il giovane principe una mission dura: scardinare la rete di relazioni tra Blatter e i suoi elettori. Studi belle scuole inglesi e americano, il principe Ali ha frequentato l'accademia militare di Sandhurst prima di entrare nelle forze armate del suo paese. Sua sorella, la principessa Haya, si e' dimesso il mese scorso da membro del Comitato olimpico internazionale dopo otto anni, mentre resta al Cio il fratellastro principe Faisal. Etica e trasparenza sono i principi ispiratori della Fifa che il principe giordano vorrebbe governare: 'Deve essere un'organizzazione di servizio', ha più di una volta dichiarato.