Pressioni, o addirittura minacce come scrivono i magistrati, nei confronti di dirigenti di squadre della Lega Pro, attraverso l'arma dei contributi federali. Avrebbe cioè prospettato la mancata corresponsione dei finanziamenti se non avessero votato per l'approvazione del bilancio consuntivo 2014.
Respinge ogni ipotesi di illecito Lotito che esprime comunque fiducia nell'operato della magistratura. ''Confido - ha dichiarato il presidente della Lazio - che in breve tempo chiarisca la mia posizione al fine di trasformare i miei accusatori in accusati. Contro di me c'è una campagna diffamatoria per ostacolare l'opera di risanamento del calcio''. ''Non ritengo di essere artefice di niente, l'ho fatto solo per dovere di giustizia perché il calcio appartiene alla mia vita e l'ho fatto solo per il bene del calcio'', ha detto Iodice che respinge il ruolo di grande accusatore. Mentre Tavecchio, ascoltato dai pm in qualità di persona informata dei fatti, ha assicurato ''la massima collaborazione e trasparenza da parte della Federazione''. L'iniziativa adottata dalla procura viene motivata con l'intento di ''verificare se il presidente Lotito, in forza dell'appoggio elettorale garantito all'attuale presidente federale Carlo Tavecchio, abbia ricevuto vantaggi, anche economicamente valutabili'', e ''una posizione di controllo da indurre i suoi interlocutori a ritenerlo in grado di condizionare la tempistica delle corresponsioni dei contributi federali''. Vogliono in particolare capire se abbia usato lo strumento dei finanziamenti alle società per acquisire e consolidare potere nell'ambito di Federazione e Lega. Scrivono infatti gli inquirenti che occorre verificare eventuali ''vantaggi anche economicamente valutabili e comunque un trattamento preferenziale'' tanto da far assumere a Lotito ''una posizione di dominio sostanziale anche nelle leghe inferiori o comunque una posizione di controllo da indurre i suoi interlocutori a ritenerlo in grado di condizionare la tempistica delle corresponsioni dei contributi federali e, quindi, ad assecondare per ciò solo le sue richieste e i suoi desiderata in relazione alle decisioni assembleari''.
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