La stampa catalana ricorda oggi un episodio poco conosciuto della vita di Johan Cruyff che provocò nel 1978 la sua rinuncia ai Mondiali in Argentina. Si speculò molto allora sulle ragioni della sua assenza. Ci fù chi ipotizzò un rifiuto politico, in segno di protesta contro la giunta militare al potere a Buenos Aires. Altri una disputa fra il suo sponsor Pumna e quello della nazionale olandese, Adidas. Solo nel 2008 in una intervista a Radio Catlunya il genio olandese del calcio rivelò di avere rinunciato ai Mondiale per proteggere la famiglia, dopo un tentativo di sequestro subito poche settimane prima. "Venne qualcuno che mi puntò un fucile alla testa. Ero legato. Mia moglie era legata. I bambini erano nell'appartamento di Barcellona. In alcuni momenti ci sono altri valori nella vita". Dopo il tentativo di sequestro fallito, ricorda La Vanguardia,la polizia vigilò ò per quattro mesi sulla casa di famiglia, sui suoi figli. Traumatizzato Cruyff rinunciò al Mondiale, per restare vicino ai suoi cari. E pensò anche a ritirarsi dal calcio. Questo episodio fu la causa del suo addio da giocatore al Barca e della sua partenza per gli Usa.
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