Il Milan finisce nella polvere: in campo solo una squadra, la Roma che vince per 3-1 a San Siro.
Fischi, polemiche, un carico di amarezza accompagnano mestamente la fine di un campionato incolore, anonimo, spento.
Serata triste per i rossoneri, conclusione logica di una stagione pessima. Abbiati saluta in uno degli anni peggiori di un Milan che ha visto grande e di cui e' stato protagonista. Un po' di malinconia, un velo di commozione per il portiere che lascia a quasi 39 anni.
Spalletti si conferma un grande allenatore anche se non riesce nell'impresa del secondo posto. I giallorossi si presentano a San Siro agguerriti ed energici, fanno la partita, dettano i tempi, corrono e costruiscono occasioni sin da subito con la coppia Pjanic-Florenzi. Risponde Balotelli con un tiro da fuori. Troppo debole il Milan per contrastare una Roma in forma, un po' imprecisa soltanto nell'ultimo passaggio. Tocchi di prima, verticalizzazioni, palleggi: Spalletti fa vedere una squadra capace di divertire tenendo Totti in panchina per chiamarlo al momento opportuno. Nainggolan prova da lontano, poi si invola Salah approfittando di un errore di Alex ma la conclusione si spegne a lato. Un giro di lancette e questa volta Salah non sbaglia, sfruttando al meglio una pennellata del redivivo Strootman, un giocatore sfortunato che stasera torna finalmente a sorridere. La Roma domina, il Milan e' in frantumi: non ci sono gioco, ne' idee, in piu' subentra una certa rassegnazione. Balotelli viene fischiato di continuo. Salah sfugge alla difesa ma al 31' distrazione difensiva della Roma.
Il Milan non ne approfitta perche' Bacca e Balotelli si fanno pescare in fuorigioco. L'assalto giallorosso continua con Digne che cerca inutilmente El Shaarawy, Nainggolan in ripartenza e Florenzi sul quale e' bravo Donnarumma. Il Milan non c'e' e va fuori Balotelli, assente piu' che giustificato nella ripresa. Brocchi lo pungola per tutto il primo tempo, lui non risponde come del resto i suoi compagni che non fanno meglio. Mexes, Kucka, Alex, poco piu' che ombre. Perfino il giovane Locatelli si perde nel mare della mediocrita' che si trova attorno. Non c'e' reazione: sciupa Honda, poi El Shaarawy strappa applausi meritati per aver seminato la difesa rossonera, sgusciando via in mezzo a quattro avversari. Salah sbaglia il raddoppio ma poi l'ex faraone del Milan non perdona e segna il suo ottavo gol in giallorosso senza esultare: controllo perfetto e tiro di prima che batte Donnarumma.
Arriva il momento di Totti che entra al 18' e subito calcia una punizione in area sul quale si avventa Donnarumma a mano aperta. Brocchi chiama Bonaventura che cerca di salvare almeno la dignita', ci prova con ostinazione ma senza fortuna. Szczesny compie un miracolo su Honda, Totti si da' da fare e ispira. La Roma pero' si rilassa un pochino, cede campo, Spalletti si arrabbia. Entra Emerson e i giallorossi riprendono a macinare gioco. Magia di Totti che da' a Salah il cui tiro viene respinto corto da Donnarumma, arriva Emerson e segna il tris. Si chiude la partita anche se c'e' spazio per il gol della bandiera firmato da Bacca, mentre qualche tensione si accende in campo dove Rizzoli riporta subito l'ordine.
Finisce fra i fischi l'ultima partita di campionato del Milan che deve trovare le risorse per risorgere. Berlusconi riflette ancora ma forse la vendita e' indispensabile per un rilancio. Il calcio milanese sembra naufragare e molte delle speranze per il futuro sono affidate ai prossimi investitori. Le grandi squadre si costruiscono con grandi giocatori: uno di questi stasera dice addio, Abbiati, per lui lacrime e applausi. (ANSA).
Milan Roma 1-3, crollo rossonero tra i fischi
Ora fuori dall'Europa, per Brocchi ultima chance è Coppa Italia