E' subito caos Villaggio olimpico a Rio. Nemmeno il tempo di inaugurare la "casa" degli atleti ai Giochi, che - apprende l'Ansa - sono emerse inesorabilmente le magagne organizzative e i ritardi nei lavori: la struttura non è pronta ad ospitare tutte le delegazioni dei Giochi. Oggi hanno infatti aperto ufficialmente i 31 edifici riservati ad atleti, tecnici e staff (in tutto i posti letto sono 18mila), ma il comitato organizzatore dei Giochi è stato ben presto costretto a scusarsi e ad ammettere che "parte degli appartamenti è in ritardo, gli operai continueranno a lavorare 24 ore al giorno per risolvere i problemi".
Il Coni è addirittura stato costretto ad appaltare lavori in proprio affinché venga completata la palazzina 20, riservata agli azzurri. Lo stesso hanno poi fatto olandesi e americani: così operai, elettricisti, idraulici e muratori sono in azione h24, impegnati in una vera e propria corsa contro il tempo. Il capo missione italiano, Carlo Mornati, parla di "pesanti situazioni di emergenza", gli australiani rincarano "il villaggio è inabitabile, le condizioni sono pessime".
Gli 'aussie', preoccupati anche per la sicurezza (di recente alcuni velisti, a Rio per allenarsi, sono stati rapinati da uomini armati), si sono rifiutati di prendere possesso degli appartamenti a loro riservati e il comitato olimpico ha diffuso una nota in cui si spiega che "i nostri atleti, alcuni dei quali arriveranno domani, inizialmente staranno in albergo: qui nelle stanze del villaggio ci sono docce e sanitari che non funzionano, oltre ad allagamenti". Ci sono problemi persino nella palazzina 30, riservata alla delegazione brasiliana: una rappresentativa di quasi mille persone, delle quali 465 atleti, alcuni dei quali (la nazionale di hockey prato) sono già al villaggio. Anche qui c'è stato il bisogno di appaltare lavori extra "mettendo sotto contratto molta gente", ha ammesso un dirigente del team, "perché abbiamo trovato moltissima sporcizia e cose che non funzionavano". Un altro problema che si è già manifestato, e che in Brasile non è certo una novità, è quello di improvvisi black out dell'energia elettrica.
Non è un caso che nel Parco Olimpico, dove ci sono gli impianti di gara, siano stati fatti arrivare dei mega-generatori da attivare in caso di emergenza. Al villaggio invece anche questo problema non è ancora stato risolto, ma dal Comitato organizzatore locale fanno sapere di essere certi che alla fine un modo per risolvere i problemi si troverà, e tutto funzionerà, come accaduto in occasione dei Mondiali di calcio. Nel frattempo verrà rinforzata anche la sicurezza, con l'arrivo di militari e agenti di compagnie private di 'security', visto che in alcuni uffici del villaggio ci sarebbero stati dei furti: gli organizzatori per ora hanno ammesso soltanto che è stato portato via "un computer portatile". "C'è troppo via vai di gente, vedremo di intervenire", ha specificato il portavoce del comitato organizzatore, Mario Andrada.
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