Dopo l'oro di nella prova a cronometro di ieri, Alex Zanardi è medaglia d'argento nella gara individuale in linea di Handbike H5 alle Paralimpiadi di Rio. L'oro è andato al sudafricano Van Dyk, terzo l'olandese Plat.
''Alex guarda il cielo e, mannaggia, si accontenta. Ma cavolo che vuoi di più dalla vita''. Parafrasando il titolo di un suo libro Alex Zanardi ammette di essere felicissimo per l'argento ottenuto oggi nella gara in linea della handbike alle Paralimpiadi di Rio 2016. ''Devo essere contento anche se - afferma ai microfoni della Rai - sono il primo dei perdenti, l'argento va benissimo, sapevo che ero già vuoto dopo i festeggiamenti di ieri, sono arrivato cotto e nonostante tutto sono arrivato secondo lo stesso''.
''Non voglio cercare scuse - aggiunge Zanardi poco dopo aver centrato l'argento alle Paralimpiadi di Rio nella gara in linea della Handbike - Van Dyk e' un grande atleta, da lui mi era già capitato di prenderle. Ad ogni sprint facevo fatica a rispondere, non ci vuole solo la testa ma anche le braccia. Sono molto felice, mi sarebbe piaciuto però fare il colpaccio dopo l'oro di ieri''.
Un oro alla prima gara e una forma strepitosa che fa presagire altri trionfi. Il "miracolo", come Alex Zanardi definiva l'ipotesi di confermare i due ori e l'argento di Londra, si sta già avverando. Alle Paralimpadi di Rio - in una giornata da incorniciare per l'Italia con cinque ori complessivi, e sette totali, l'ultimo conquistato dalla 19/enne 'Bebe' Vio nella scherma -, l'ironman azzurro alle soglie dei 50 anni si conferma un campione speciale, battendo ancora tutti gli avversari, anche molto più giovani, nella durissima cronometro H5 sulla pista di Pontal.
Speciale è anche la dedica: "La voglio fare a Gianmarco Tamberi, immagino cosa possa aver provato nel momento dell'infortunio". "Ha toccato il cuore di tutti con la sua storia, ma con queste parole è entrato dentro al mio e ci ha preso la residenza..." ha replicato a stretto giro, via Ansa, l'azzurro del salto.
Il premier, Matteo Renzi, ha dedicato un tweet a Zanardi, un "uomo e un atleta di cui tutta l'Italia è orgogliosa". "Ho seguito la gara di Alex, e la sua vittoria mi ha fatto venire la pelle d'oca: quando poi ho ascoltato le sue parole, sembravo un bambino che non riesce a togliersi il sorriso dalle labbra - ha detto ancora Tamberi -. Non dimenticherò mai questo dono immenso e farò di tutto per onorarlo fino a Tokio 2020!". Il futuro di Zanardi è molto più immediato, visto che domani affronterà la prova in linea e dopodomani la staffetta. "E' stato durissimo gareggiare con questo caldo - ha detto Zanardi.
Alla mia età la voglia non basta, serve una programmazione e tanto lavoro. Alla fine credo di essere andato anche oltre quello che avevo programmato". La sua gara nella cronometro H5 è stata quasi epica: partito per ultimo, Zanardi è transitato terzo al primo intermedio ma con un finale incredibile ha superato per poco più di due secondi l'australiano Stuart Tripp, staccando più nettamente lo statunitense Sanchez. "Dove prendo tutta questa forza? Tante persone credono di aver già dato tutto e ancora non hanno tirato fuori il loro potenziale. Sono tre anni che ci do dentro e sono contento di essere riuscito a costruire qualcosa di speciale", ha detto ancora Zanardi. Dopo una vittoria così il morale è a mille, anche per i risultati fuori dal comune ottenuti dall'intera squadra azzurra della handbike, con Vittorio Podestà che si è imposto nella cronometro H3 e Luca Mazzone nella cronometro H2. Una vera e propria festa del ciclismo azzurro cui hanno partecipato anche Francesca Porcellato, bronzo nella cronometro H1-2-3, e Giancarlo Masini, bronzo nella cronometro C1. Le premesse per altri due giorni di soddisfazioni ci sono tutte.
Alla giornata d'oro dell'Italia hanno contribuito anche Assunta Legnante e Beatrice 'Bebe' Vio. L'atleta napoletana ha vinto la gara del lancio del peso con la misura di 15.74m bissando a sua volta il titolo vinto a Londra 2012. Dietro a lei non vedente, le ipovedenti uzbeca Burkhanova (15.05) e la messicana Valenzuela (13.05). In serata, la giovane veneta ha vinto l'oro nel fioretto di categoria B, battendo in finale la cinese Zhou per 15-7. Dopo aver dominato a livello europeo e mondiale, Vio ha ottenuto la consacrazione anche ai Giochi Il medagliere dell'Italia ha raggiunto quota 22, con sette ori, sette argenti e otto bronzi.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it