"Tutto può succedere, ma mi sembra improbabile che ci possa essere un'altra candidatura alle Olimpiadi nei prossimi vent'anni", ha detto Giovanni Malagò, presidente del CONI, al termine della riunione dell'esecutivo nazionale del Comitato olimpico convocata a Cagliari. "Questo è un tavolo a tre gambe - ha spiegato - con Comune, Governo e Coni. Senza una gamba la candidatura perde forza: accettiamo questa situazione consapevoli della perdita di credibilità internazionale".
E poi aggiunge: "Non è vero che le Olimpiadi di Roma del 1960 abbiano lasciato tutti questi debiti. E tutti sanno che l'impatto sull'ambiente sarebbe stato minimo, regolato com'è da severi dispositivi". "Rammarico enorme perché siamo uomini di sport - ha detto riferendosi al no del sindaco di Roma alle Olimpiadi - con serenità si doveva decidere se continuare a fare quello che stavamo facendo bene. E invece siamo stati fermati a corsa iniziata, a due terzi".
Su possibili azioni legali in risposta al 'no' della sindaca di Roma alle Olimpiadi, Malago' ha ribadito: "La Corte dei conti? Noi non facciamo nulla. Ma siamo ente pubblico: se qualcuno dovesse sollevare il problema, noi gireremmo le responsabilità a chi di competenza".
Meloni: 'No è dichiarazione di incapacità degli M5s' - "Sul caso della candidatura di Roma ai Giochi 2024 ho trovato il comportamento del sindaco Raggi abbastanza inadeguato. Virginia Raggi, che rappresenta un'intera città, ha dato l'idea di scappare dall'incontro con il presidente del Coni Malagò e gli esponenti del comitato di candidatura e non è una buona notizia". Lo ha detto a "Mattino5" il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "Poteva tranquillamente dire loro in faccia cosa pensava del progetto olimpico di Roma e poi tenere la conferenza stampa: è il minimo che si richiede sul piano istituzionale. Invece se ne è andata a pranzo e non si è presentata dando l'idea di non avere coraggio di incontrarli", aggiunge.
"Se fossi stata io il sindaco di Roma avrei sostenuto la candidatura ai Giochi 2024 perchè considero una grande sconfitta per una classe politica dire che non si può celebrare un evento poiché c'è il rischio di sprechi e corruttele. E su questo credo che il movimento 5 stelle abbia fatto una figuraccia: avrei apprezzato una rivoluzione vera, ovvero un sindaco Raggi capace di dire 'non vogliamo le olimpiadi dei palazzinari. Adesso che governiamo Roma le organizziamo noi e vi facciamo vedere che si può fare un grande evento senza rubare e sprecare soldi'. Invece loro dicono che le Olimpiadi non si possono fare perchè non sono in grado di garantirle senza ruberie ed è come dire che si è degli incapaci», ha spiegato Meloni.
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