Sospesi fra Fausto Coppi e Marco Pantani, in un suggestivo viaggio nel tempo che rievoca le imprese di due campionissimi. E' questo, ma anche molto altro, la 14/a tappa - in programma domani - che porterà il 100/o Giro d'Italia da Castellania (Alessandria) al santuario di Oropa (Biella).
Dal luogo dove sorge la casa natale di Fausto e Serse Coppi al sito dove Pantani realizzò una delle imprese più esaltanti del ciclismo moderno, durante la 15/a tappa della corsa rosa del 1999, rimontando tutto il gruppo, dopo un incidente meccanico all'inizio della salita, e vincendo magnificamente. La salita che porta al santuario ques'anno è la 'sua' montagna, la montagna Pantani. La tappa è molto breve, solo 131 chilometri, ma le vacanze sono finite e, da qui alla fine, sarà tutto un saliscendi.
Il percorso è diviso in due parti: 120 chilometri veloci e pianeggianti, che attraversano la pianura Padana, seguiti da 11,8 chilometri di salita, con un dislivello di 733 metri, una pendenza media del 6,2 per cento, massima del 13. Il traguardo si trova a quota 1.142 metri d'altezza, contestualmente a un Gpm di 1/a Categoria. La corsa, dopo la partenza in piazza Candido Cannavò, a Castellania, e un trasferimento di oltre 8 chilometri, verrà data alle 13,55. I corridori attraverseranno tutto il vercellese e il suo capoluogo; superata Biella, inizieranno gli ultimi chilometri tutti in salita fino al santuario. La prima parte dell'ascesa, fino a Favaro, presenta pendenze dolci.
Nell'abitato di Favaro, con una pavimentazione in porfido, si raggiungono le pendenze massime intorno al 13 per cento. La salita prosegue con numerose curve e pendenze intorno al 9 per cento, fino all'arrivo su un rettilineo in porfido lungo 130 e largo 6,5 metri. Il traguardo è posto in piazzale Santuario di Oropa ed è previsto fra le 17 e le 17,30. Saranno due i traguardi volanti: il primo dopo i 60,7 chilometri di Caresana, il secondo al km 76,2 di Vercelli e assegnerà 3", 2", 1" di abbuono. Castellania è all'esordio come città di tappa del Giro, a Oropa la corsa rosa è invece approdata nel 1963 (vittoria di Taccone), 1993 (Ghirotto), 1999 (Pantani), 2007 (Bruseghin), 2014 (Enrico Battaglin).