Carolina è stata a Seul, lontana dai fermenti olimpici, lì ha provato salti e trottole per tentare la missione non facile sul ghiaccio di Gangneung. Arianna ha la sua terza cartuccia da giocare, una le ha garantito il massimo, l'altra no. Ci riprova però nella staffetta con le altre sorelle dello short track. Per Dorothea i Giochi di PyeongChang sono agli ultimi due giri e la gara mista è l'occasione per dare profondità a un'Olimpiade fin qui senza gloria. Kostner, Fontana e Wierer: tre nomi, tre tra le migliori azzurre arrivate qui in Corea e desiderose ancora di lasciare il segno.
"Il nostro forte sono le gare a squadre - dice la biathleta, che di questo spicchio d'Asia ha gradito ben poco, comprese critiche e risultati non arrivati - siamo tra quelle top, sappiamo qual'è il nostro valore e lo dimostreremo". Dopo quattro tentativi e niente podio, il riscatto per la Wierer si chiama staffetta mista, che la vedrà impegnata con Lisa Vittozzi, Lukas Hofer e il medagliato del gruppo Dominik Wandisch. "Il livello di stanchezza è sempre alto, ormai nemmeno ci bado più - prosegue la Wierer -. Per fortuna le condizioni meteo sono migliorate, prima erano al limite e veramente eravamo tutti esauriti. Ma ce la posso fare e darò tutto. Confido in una bella prestazione". "Ci credo fino in fondo, mi sento bene sono arrivata qui con molta convinzione e in ottima forma" le fa eco la Vittozzi.
La portabandiera azzurra si sta caricando sul ghiaccio della Ice Arena: il passo falso con le gambi molle e i pattini piantati nei 1500 non le ha tolto la voglia di affondare ancora le unghie nel freddo. Domani la prova da affrontare è corale, i 3000 metri della staffetta, in cui la Corea si sta scaldando per l'oro, ma l'Italia non nasconde le ambizioni da podio. Il mood della vigilia per l'Arianna nazionale è all'insegna della carica all'ennesima potenza. La campionessa di short track, che si è concessa domenica una gita al mare di Gangneung per smaltire la fatica della gara e rilassarsi un po', adesso è tornata in modalità gara. "Quando il fuoco dentro di te divampa e lascia spazio a un urlo di pura energia" scrive l'olimpionica postando una foto che concentra tutta la sua grinta. La Kostner è rientrata alla base dopo una settimana di allenamenti alla Korea University nella capitale con il tecnico Hut e la coreografa Lori Nichol. La pattinatrice ha lavorato sui programmi e le combinazioni dei salti, palestra e molto riposo.
"Sono state giornate densissime e stancanti - dice l'atleta, ansiosa di tornare sui pattini mercoledì (quando in Italia sarà notte) per la prova del corto - Vivo con leggerezza il fatto di aver dato tutto e di essere arrivata a un appuntamento come le Olimpiadi contro ogni previsione". Scelti i costumi, quello rosso bordeaux per il corto e quello viola con trasparenze per il libero. Non sarà facile arrivare a medaglia: servirà subito una prova magistrale che la porta su di punteggio dopo il corto, e poi giocarsi le chance con le sequenze di salti dove sicuramente le concorrenti in corsa per l'oro sbagliano meno. Il duo russo Zagitova-Medvedeva non farà avvicinare nessuna ai primi due posti. Carolina però ci prova: "La voglia di dare il meglio c'è e lo farò con grande emozione". Muscoli, testa e cuore: tre donne ancora per far sognare l'Italia.