Era di gran lunga la sfida più attesa nel cartellone della sesta giornata di incontri di tabellone principale a Flushing Meadows, però alla prova dei fatti si è rivelata a senso unico. Roger Federer nel terzo turno degli US Open non ha lasciato scampo all'australiano Nick Kyrgios, reduce dal tanto chiacchierato dialogo con l'arbitro di sedia Mohamed Lahyani, sceso dalla sua postazione per incoraggiare l'apatico australiano durante il match con il francese Pierre-Hugues Herbert. Con il punteggio di 6-4 6-1 7-5, in un'ora e 44 minuti, in favore del 37enne di Basilea, in grado di mettere a segno 16 ace (tre in più del rivale) e cancellare le 4 palle break concesse, convertendone invece 4 su 10 sulla battuta del 23enne di Canberra.
"In questo match l'importante era non cedere il servizio e sono contento di esserci riuscito - il primo commento a caldo di Federer - così come di essermi procurato una serie di occasioni anche in risposta. Dopo un primo set equilibrato Nick ha avuto tanti alti e bassi mentre io sono stato solido ad alto livello per tutto l'incontro ed è l'aspetto che più mi rende soddisfatto. Del resto, c'erano delle condizioni di gioco ideali oggi in campo e questo aiuta nel colpire bene la palla". Prossimo ostacolo per Federer sarà un altro australiano, John Millman,che dopo aver stoppato al secondo turno l'azzurro Fabio Fognini per la prima volta in carriera accede agli ottavi di un torneo dello Slam.
Avanti anche Serena Williams che si aggiudica il derby contro la sorella Venus con il punteggio 6-1 6-2. "Avrei preferito incontrare un'altra avversaria - ha detto Serena - credo che ci sia un'enorme differenza nell'affrontare Venus al terzo turno e non in semifinale o in finale. Gioire dopo averla battuta è sempre difficile, se sono qui è anche merito suo. Spero solo che papà non abbia visto il match in tv".
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