Parte male, poi si riprende, azzecca il pit-stop e chiude in trionfo. Ennesima vittoria per Lewis Hamilton e la Mercedes, la numero cento per la scuderia tedesca, nel Gran Premio del Messico in una gara molto tattica e condizionata dalla strategia gomme. Timing della chiamata ai box che ha premiato il campione del mondo, ormai a un passo dal sesto titolo, e che ha invece frenato la Ferrari che, scattata in prima fila con entrambe le monoposto, raccoglie solo un secondo posto con Sebastian Vettel e una quarta piazza con Charles Leclerc. Monegasco, dietro anche ad un ottimo Valtteri Bottas, probabilmente penalizzato dalla scelta di fermarsi due volte rispetto ai primi quattro che hanno effettuato un solo pit-stop. Gara non entusiasmante della Red Bull, quinta con Albon e sesta con Max Verstappen che dopo essersi visto annullare la pole position sabato compromette la sua gara per la sua solita foga al semaforo verde.
Pronti via con le Ferrari subito al comando: Leclerc parte bene, mentre Vettel gli difende le spalle. A sbagliare è invece Hamilton che in lotta con Verstappen perde due posizioni finendo in quinta. Va peggio all'olandese della Red Bull che nella bagarre iniziale si tocca con la McLaren di Sainz, buca una gomma ed è costretto a fermarsi ai box. Davanti è una sinfonia Rossa con Vettel e Leclerc davanti a Albon con le Mercedes a distanza di sicurezza. Una possibile doppietta quella di Maranello che evapora in fretta: Leclerc si ferma dopo soli quindici giri per sostituite le soft con le dure, una sosta che si rivelerà controproducente in quanto sia le Mercedes che lo stesso Vettel non si fermano guadagnando secondi preziosi sul monegasco che partendo dalla pole alla fine non riuscirà ad arrivare neanche sul podio. Hamilton azzecca il momento giusto per fermarsi alzando il ritmo con le gomme dure guadagnando il vantaggio necessario per arrivare fino in fondo davanti a Vettel che si ferma una sola volta ma troppo tardi.
L'altro posto sul podio, il terzom gradino, se lo prende Bottas che così costringe il compagno di squadra a rimandare almeno fino ad Austin, la prossima settimana, la festa per il sesto titolo Mondiale. Un sigillo che porterà Hamilton davanti a Fangio e ad una sola lunghezza da Michael Schumacher. "Innanzitutto voglio applaudire questo pubblico incredibile, credo - le prime parole di Hamilton dopo il suo 83/o trionfo in carriera - che sia l'atmosfera più bella che abbia mai visto, devo ringraziare tantissimo il mio team, pensavamo di essere dietro ai nostri avversari alla vigilia, la gara è stata una faticaccia, ho tenuto la testa giù, il secondo stint è stato veramente lungo. Non mi dispiace aspettare di vincere il campionato, a me piace gareggiare, volevo vincere qui da un po' di tempo, mi sento onorato, siamo riusciti - conclude il campione del mondo della Mercedes - ad eseguire una grande strategia e a battere le Ferrari".
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