Il campo di atletica 'XXV Aprile' alla montagnetta di San Siro a Milano è stato chiuso ormai dall'8 marzo per le disposizioni anti-coronavirus. Ma le Olimpiadi in estate sono alle porte mentre a maggio c'è la coppa del mondo dei 50 chilometri in Bielorussia. E ora, con le palestre e tante strutture chiuse, la sua pista di atletica sono i parchi. Eleonora Giorgi, medaglia di bronzo ai mondiali delle 50 km di marcia, punta all'oro sfidando il Covid-19.
"Non posso restare indietro, nel resto del mondo si allenano normalmente. Io ormai lo faccio esclusivamente su strada, faccio gli esercizi a casa con il tappetino e poi proseguo al parco di Trenno, dove vedo tanta gente nuova correre in questi giorni, tenendosi debitamente a distanza l'una dall'altra", spiega Eleonora Giorgi, 31 anni di Como, una laurea con lode in economia alla Bocconi e un podio mondiale che ha regalato all'Italia la prima medaglia ai Mondiali di atletica leggera di Doha nel 2019.
"Sembra che in questi giorni in tanti abbiano riscoperto lo sport all'aria aperta e questo non può che farmi piacere - aggiunge Eleonora, che si allena per circa tre ore al mattino - . Tutto sommato, cercando di vedere l'aspetto positivo di questa grave situazione che stiamo vivendo in Italia, devo dire che in qualche modo la chiusura di tanti luoghi ha portato le persone ad avvicinarsi alla corsa nei parchi, un posto che è diventato l'unico sfogo alternativo al resto delle ore della giornata passate in casa".
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