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Coppa Italia: San Paolo deserto, grinta Gattuso e Conte

Napoli-Inter, ricordo vittime e applausi a medici del Cotugno

Redazione Ansa

Un quasi abbraccio 'non regolamentare', un bacio rivolto al cielo dal tecnico del Napoli in ricordo della sorella mancata da poco, poi la loro grinta a dominare, tra urla e indicazioni, il silenzio del San Paolo deserto. Rino Gattuso e Antonio Conte, ancor più protagonisti rispetto al solito nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, 105 giorni dopo l'ultimo match nello stadio prima della pandemia. Ma con loro anche tre sanitari del Cotugno, in camice bianco al centro del campo, con i calciatori schierati intorno al cerchio centrale con il capo abbassato, ad applaudirli. E' tornato così, con la commemorazione delle vittime e l'omaggio all'impegno dei medici, il calcio allo stadio San Paolo, senza pubblico, con pochissimi giornalisti e fotografi tutti con la mascherina, il presidente De Laurentiis in una tribuna autorità deserta. Un'atmosfera surreale che non ha coinvolto i tifosi in una Fuorigrotta rimasta vuota. Gli ultras delle curve, che nelle settimane scorse avevano duramente contestato con gli striscioni in giro per la città la ripresa del calcio giocato, non si sono visti, e così all'esterno dello stadio un gruppo di bambini con il pallone ha chiesto perché non si poteva accedere alla strada accanto allo stadio per giocare come ogni sera: avevano dimenticato che c'era la partita. Qualcuno aspettava i bus del Napoli all'esterno dell'ingresso tradizionale, ma sono rimasti delusi: entrambi i bus sono arrivati dal lato della tribuna ospiti per un ingresso lontano dagli sguardi, evitando assembramenti all'esterno dello stadio. All'interno del San Paolo i controlli anti covid sono stati rigidamente fatti osservare, con la misurazione della temperatura e cartelli con le precauzioni da seguire disseminati ovunque. Ma lo spettacolo è ricominciato, con il riscaldamento con la musica che risuonava tra gli spalti vuoti e l'ingresso in campo delle due squadre da due ingressi separati: l'Inter è entrata come si faceva anni fa dalle scale che dagli spogliatoi portano alle spalle di una delle due porte, il Napoli dal tunnel sotto la tribuna Posillipo. L'incontro a centrocampo, il saluto tra Conte e Gattuso, il minuto di silenzio. Poi la partita, iniziata a ritmi lenti, in un'atmosfera straniante, con le urla di Conte e Gattuso a rimbombare, ma a cui i giocatori si abitueranno presto: il calcio, per ora, può funzionare solo così.

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