Il padel mondiale sbarca a Cagliari da oggi al 13 settembre. Ed è una tappa storica per la disciplina che sta conquistando mezzo mondo: è la prima volta in Italia del World padel tour, il circuito con i migliori protagonisti che si contenderanno in Sardegna punti pesanti per la conquista del titolo finale. Un campo è stato allestito addirittura nel monumento simbolo della città, il Bastione di Saint Remy, in pieno centro cittadino. Le altre partite si giocheranno invece al Tennis club di Cagliari.
Il World padel tour si gioca tra Spagna, Argentina, Brasile, Messico, Francia e Svezia. "Sarà assicurata attenzione mediatica di tutto il mondo- ha detto il presidente della federazione nazionale padel Luigi Carraro - stiamo aprendo una pagina importante nella storia del padel. E speriamo di poter ottenere in futuro anche grandi risultati sotto il piano dei risultati per i nostri atleti". In campo si sfideranno le 22 coppie del ranking mondiale. Presenti gli assi spagnoli della disciplina, da Navarro a Chincoa. Le ambizioni italiane sono riposte soprattutto in due wildcard: Michele Bruno-Andrés Britos, (numero 23 del tabellone maschile, 666 punti conquistati nel World) e Chiara Pappacena Cipriani-Giorgia Marchetti Gallucci (numero 23 tabellone femminile 424 punti). Le restanti coppie tricolori (quattro maschili, tre femminili) dovranno conquistare sul campo, nella fase pre via, l'accesso al tabellone principale.
"La nostra isola - ha detto il presidente della Regione Christian Solinas - possiede straordinarie bellezze, una millenaria cultura e tradizioni uniche che possono essere valorizzate in ambito internazionale. E lo sport, con i suoi protagonisti e il suo spazio, dove convivono lealtà, amicizia, condivisione e ospitalità, può essere il mezzo ideale per raggiungere un pubblico attento e curioso". Anche economia. "Il Sardegna Open - ha spiegato l'assessore regionale del turismo Gianni Chessa - è uno degli eventi della stagione estiva 2020 promossi dalla Sardegna per rilanciare sul mercato internazionale l'immagine di 'Isola Sicura' e per diffondere, nella fase post Covid-19, la forza e positività del nostro messaggio di accoglienza e ospitalità in piena sicurezza. Vogliamo che la nostra Isola diventi sempre di più 'terra di sport' perché crediamo nello sport come strumento di promozione anche turistica della nostra terra e come mezzo di diffusione dei valori umani più autentici".