Un inno alla gioia, nel silenzio dell'Arthur Ashe vuoto dedicato a Kobe Bryant. Naomi Osaka stesa nel blu dello stadio piu' grande del mondo vuoto e' l'immagine dello US Open 2020 dove la giapponese omaggia la leggenda del basket Nba mettendosi una sua maglietta con il numero otto.
Torna il tre, numero che si identifica con un'idea di perfezione, per la sportiva piu' ricca dell'ultimo anno. Azarenka, nonostante la finale persa, rientrera' in top 20: sara' numero 14 la prossima settimana. Avrebbero dovuto incontrarsi due settimane fa, nella finale del WTA spostato da Cincinnati a Flushing Meadows ma Osaka si e' ritirata. Il destino le riporta sullo stesso campo a due settimane di distanza. Di rosa vestita Azarenka, con un outfit colorato, versione femminile della linea vintage stile Agassi '90 che ha attirato l'attenzione in questa edizione del torneo. Con i capelli al vento Osaka, che sfoggia il nome di Tamir Rice, dodicenne nero ucciso a Cleveland nel 2014 sulla mascherina: per non dimenticare. La tv USA ESPN ha scelto di trasmettere prima della finale, in anteprima mondiale il video del nuovo singolo di Mariah Carey, "Save the day". Ovvero, "salva la giornata", "fai qualcosa per trasformare una situazione negativa in un evento positivo". Come racconta il sito dello US Open, Carey ha ottenuto la possibilita' di girarlo all'interno di Flushing Meadows, all'ombra dell'Arthur Ashe Stadium, per lanciare un messaggio di speranza, di impegno collettivo accompagnato anche da immagini di celebri tenniste del passato. Nell'impianto dedicato a Billie Jean King, Osaka ha salvato la sua, di giornata, applicando uno dei consigli piu' citati ma non sempre piu' usati dell'atleta che piu' di tutte ha trasformato la visione del tennis femminile. I campioni, diceva, si adattano.
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