Puntuale dopo tre giorni di maltempo, nella prima giornata di gara con ben due superG su Cortina è arrivato finalmente il sole che ha fatto brillare però solo le splendide Dolomiti ma di certo non lo sci azzurro. Il migliore tra gli italiani è stato infatti Dominik Paris - detentore uscente del titolo mondiale - ma solo 5/o in 1.
Decisamente peggio nel superG declinato al femminile, con Federica Brignone miglior azzurra ma solo decima e Marta Bassino undicesima. E' stato il peggior risultato stagionale per le ragazze jet azzurre in questa disciplina.
Le due gare sono però andate, almeno per la conquista del titolo iridato, come dovevano andare e cioè con il successo dei vincitori annunciati. Tra le donne trionfa infatti la svizzera Lara Gut-Behrami, già regina di questi mondiali: è il primo titolo iridato della ticinese moglie del calciatore del Genoa Valon Behrami, una che in carriera ha vinto ben 30 volete ed ha consumato pure una coppa del mondo nel 2016.
"Al via ero emozionata. Mi ripetevo che era una gara come tutte le altre e che con 30 successi in carriera non avevo nulla da dimostrare, ha raccontato felice la campionessa svizzera.
Argento alla sua connazionale Corinne Suter e bronzo alla americana Mikaela Shiffrin. La statunitense, che era detentrice del titolo, è finita lunghissima in una diagonale in questa sua prima gara veloce della stagione, altrimenti per l'oro se la sarebbe giocata.
Le azzurre, con Bassino finita subito alle spalle di Brignone, si sono perse su una neve non trattata con acqua ed abbastanza lenta. Non sono riuscite, insomma "a trovare velocità", come hanno raccontato. Chiara dunque la delusone ma anche chiaro l'impegno a concentrarsi sulle prossime loro gare, il gigante innanzi tutto.
Spettacolare è stato invece il superG uomini sulla nuova pista Vertigine con il suo terribile salto che le dà il nome. Ha tracciato la gara il tecnico azzurro ed ex atleta di coppa Alberto Ghidoni, che prima e dopo il salto ha sistemato le porte in maniera tale che bisognava anche saper frenare. E anche in questo superG si è imposto il migliore, e cioè l'austriaco Vincent Kriechmayr, dominatore non a caso della stagione, e oro da vero padrone. Vincent è sceso dopo che i primi tre al via erano finiti inesorabilmente fuori ed i walkie-talkie degli allenatori hanno cominciata a dare indicazioni agli atleti ancora al via. Il tutto per trovare il modo migliore per affrontare quel passaggio trappola. La cosa, ovviamente, è stata complicata dal fatto che la Vertigine era sconosciuta a quasi tutti perché mai entrata ancora nel circuito di coppa. Alla fine tutti sono arrivati in fondo con errori, nessuno pienamente soddisfatto della sciata. Salvo il tedesco Romed Baumann- austriaco che corre per la Germania- che con il pettorale 20 ha avuto la giusta abilità nel rallentare al momento opportuno. Ha così chiuso 2/o, facendo tremare persino Kriechmayr. Bronzo al francese Alexis Pinturault che ha sfruttato la sua abilità tecnica di gran gigantista.
L'azzurro Paris è stato a lungo terzo, nonostante gli errori.
"Nel podio ci credevo, anche se sapevo che c'erano margini per altri e Baumann ha trovato la giusta interpretazione - ha raccontato Domme poi superato in quarta posizione anche dallo sconosciuto canadese Brodie Seger con il pettorale 28 -. Il quinto posto finale mi da' comunque fiducia. In questo periodo vado molto meglio in discesa. E punto su quella gara per la quale abbiamo due prove, domani e dopodomani. In quella prove capirò tutto". Dei loro ancor più gravi errori si sono lamentati tutti gli altri azzurri, Christof Innerhofer compreso. Domani ci sarà la prima prova cronometrata. Quella delle donne sulla Olympia delle Tofane, sarà anche l'unica a causa delle cancellazioni dei giorni scorsi per maltempo. Sabato la gara.
Gli uomini - che hanno la gara domenica - potranno fare invece una seconda prova sabato. E per l'Italia sprint parte la caccia al podio.
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