L'urlo di gioia di Marta Bassino dopo aver visto sul tabellone il verde che attestava il trionfo nel gigante parallelo è stato una liberazione. Per l'atleta piemontese, ma anche per tutta l'Italia dello sci dopo giornate mondiali che erano finite miseramente a secco. Ci è voluta una nuova disciplina, inserita nel programma iridato proprio a Cortina 2021, per ottenere la sospirata medaglia con un finale tiratissimo al fotofinish contro l'austriaca Katharina Liensberger che si è presa alla fine l'oro e aequo mentre la francese Tessa Worley ha messo al petto quella di bronzo.
Per l'Italia poteva andare ancora meglio se il tabellone tennistico e la sorte non avessero messo l'una contro l'altra Marta Bassino e Federica Brignone ai quarti. Ha prevalso la piemontese ma con Federica giustamente arrabbiata: non con la compagna ma con una pista blu decisamente più lunga, più lenta e più scivolosa di quella rossa. "Non è corretto per una gara mondiale avere una pista così", ha detto Federica. La sua critica è stata del resto la stessa fatta da molti atleti, dato che anche a occhio nudo si vedeva che il tracciato blu era peggiore rispetto a quello rosso.
Cortina 2021, Bassino: "Giornata incredibile, ho combattuto fino alla fine per l'oro"
"E' fantastico. Ho dato il massimo e sono felicissima. E' davvero meraviglioso vincere la prima medaglia per l'Italia e farlo proprio a questi nostri mondiali di Cortina", ha commentato la piemontese di borgo San Dalmazzo (Cuneo), 25 anni, cinque vittorie in coppa e quattro in questa stagione in cui domina nel gigante. Per giocarsi l'oro, ha dovuto battere non solo la connazionale, ma anche due ossi duri come la slovena Meta Hrovat e la francese Worley. La svizzera Lara Gut-Behrami, che puntava alla terza medaglia, non è riuscita a entrare nelle migliori 16, mentre la supercampionessa Usa Mikaela Shiffrin ha preferito evitare la sfida per concentrarsi sul gigante di giovedì e lo slalom di sabato. La medaglia più pregiata è arrivato davvero sul filo di lana per Bassino, nella seconda delle due manche della finale. Nella prima, sulla maledetta pista blu, Marta aveva ottenuto il massimo ritardo di 50 centesimi di secondo previsti dal regolamento. Nella manche decisiva, invece, dopo che il suo cancelletto si era aperto con 50 centesimi di ritardo rispetto a quello dell'austriaca, l'azzurra ha tirato giù bene. Tanto da tagliare il traguardo con il cronometro che le davano entrambe con lo stesso tempo esatto: ma Marta era in recupero ed in un primo momento pareva avere la vittoria solo per sè. Poi, regolamento alla mano, la Fis ha assegnato l'oro anche all'austriaca. Niente medaglie invece per l'Italia nel parallelo uomini. Il francese Mathieu Fevre ha vinto l'oro davanti al croato Filip Zubcic, bronzo allo svizzero Loic Meillard. L'azzurro Luca De Aliprandini - l'unico ad avere realizzato nella prima fase con una unica manche un tempo tra i migliori 16 ammessi alla finale - è finito fuori agli ottavi quando si è passati al tabellone tennistico su due manche con eliminazione diretta.
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