Lo sloveno Tadej Pogacar, vincitore degli ultimi due Tour de France di ciclismo, è certo che non sarà al via; il connazionale e campione uscente Primoz Roglic con il colombiano Egan Bernal, vincitore dell'ultimo Giro d'Italia, invece, si.
Saranno loro a contendersi, almeno sulla carta (ma occhio anche allo spagnolo Mikel Landa e al colombiano Rigoberto Uran), la Vuelta di Spagna 2021, giunta alla 76/a edizione, che scatterà sabato e si concluderà il 5 settembre.
Dovrebbe essere al via anche l'ecuadoriano Richard Carapaz, vincitore del Giro d'Italia 2019, ma soprattutto fresco del trionfo nella prova in linea su strada alle Olimpiadi di Tokyo, appena concluse. Nelle gerarchie della Ineos Granadier, l'olimpionico dovrebbe sostenere Bernal nell'assalto al successo finale, sempre che il colombiano sia in grado di bissare il successo conquistato sulle strade rosa. Nello stesso team anche il britannico Adam Yates.
Fra le tappe più temute la 9/a, in programma domenica 22 agosto, con partenza da Puerto Lumbreras e arrivo sull'Alto de Velefique (188 km): saranno tre i Gpm da affrontare prima dell'arrivo in vetta a oltre 1.800 metri d'altezza, su una salita come l'Alto de Velefique che prevede 6,4 chilometri al 13,2% di pendenza media. Il primo settembre, nella 17/a tappa, i corridori da Unquera a Lagos de Covadonga (185,8 km), dopo avere affrontare per due volte un durissimo passaggio in vetta a la Collada Llomena, dovranno scalare il tracciato verso Covadonga, con pendenze costantemente oltre il 10%. Il giorno dopo, nella tappa numero 18, da Salas all'Alto d'El Gamoniteiru (162,6 km), saranno due i Gpm di 1/a Categoria, uno di 2/a, ad anticipare l'Alto d'El Gamoniteiru: si tratta di una salita inedita, con 14,6 chilometri al 10% che vanno fino ai 1.770 metri d'altezza.
SPECIALE Vuelta: sfida all'ultima salita fra Roglic e Bernal
Anche Carapaz al via della corsa spagnola che scatterà sabato 14