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Paralimpiadi: l'atleta afghana Zakia arrivata a Tokyo

Con lei anche il discobolo Rasouli, sfuggiti da Kabul

L'atleta paralimpica afgana Zakia

Redazione Ansa

Sono arrivati a Tokyo, raggiungendo poco fa il villaggio olimpico, Zakia Khoudadadi e Hossain Rasouli, gli atleti paralimpici afgani che erano riusciti a lasciare Kabul su un volo dell'Aeronautica militare australiana. Lo apprende l'ANSA da fonti del Comitato paralimpico italiano. Zakia, atleta del taekwondo, è la prima donna afghana chiamata a partecipare alle Paralimpiadi. 

"Quel quel che è successo è una storia pazzesca, un segno di resilienza dello sport paralimpico ed è una gioia immensa". Così il presidente del Comitato italiano paralimpico (Cip), Luca Pancalli, commenta all'ANSA l'arrivo al villaggio olimpico dei due atleti afgani sfuggiti agli orrori di Kabul. "Riempie di gioia anche il fatto che Zakia e Rasouli potranno gareggiare e questo anche grazie al fatto che siamo riuscito con il nostro peso nel mondo a smuovere questa situazione". 

"Apprendere che Zakia è arrivata al villaggio paralimpico è veramente una cosa bella, già questa è una grandissima vittoria. Che sia poi la prima donna afghana a partecipare nel taekwondo è un grande piacere". È il commento del presidente della Federazione italiana taekwondo, Angelo Cito, commentando la notizia che i due atleti afghani, Zakia Khoudadadi e Hossain Rasouli, sono sbarcati al villaggio paralimpico di Tokyo 2020 dopo essere riusciti a lasciare Kabul su un volo dell'Aeronautica militare australiana. Zakia, atleta del taekwondo, è la prima donna afghana chiamata a partecipare alle Paralimpiadi: "E' una vittoria per lo sport, olimpico e paralimpico e per tutto quello che le ragazze afghane stanno attraversando in questo momento", ha aggiunto Cito, tra i primi a mobilitarsi per la causa dei due atleti paralimpici afghani.

   

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