L'azzurra Sofia Goggia ha vinto la coppa del mondo di discesa, la terza dopo quelle conquistate nel 2018 e nel 2021. Goggia ha vinto la coppa prima ancora che fosse conclusa la decisiva ultima discesa della stagione a Courchevel. La unica rivale che poteva contenderle il prestigioso trofeo, la svizzera Corinne Suter, in gara con il pettorale tre , ha chiuso la sua prova con il momentaneo quinto tempo che non le consente di superare Goggia, prima in classifica generale con 75 punti di vantaggio sull'austriaca.
Goggia: "Stagione stremante, mi merito un 7" - Una stagione "stremante" e "contrastante": Sofia Goggia racchiude in questi due aggettivi la sua annata culminata con l'argento olimpico tre settimane dopo la brutta caduta di Cortina e la coppa del mondo di discesa, vinta oggi. Una stagione da 7 in pagella, soprattutto per quanto fatto nella prima parte e per la determinazione nel voler recuperare a tutti i costi a tempo di record per la discesa olimpica. "Sono ben contenta del 'globo', però devo ammettere che è stata una stagione stremante, ricca di tensioni non trascurabili - dice nella conferenza stampa via zoom da Courchevel - Ho vinto la coppetta, la mia performance è stata così e così, non sono ancora a posto. Che voto mi do? E' stata una stagione da 7 - aggiunge - è stata la mia più vincente in coppa del mondo, ho avuto tutto fino a gennaio, poi l'infortunio di Cortina ha ribaltato tutte le cose, ho dovuto ricostruire tutto. Da Cortina in poi ho sempre ragionato giorno per giorno. Ora ho la consapevolezza di dover lavorare ancora tanto".
Una stagione "croce e delizia", culminata con la l'argento olimpico e la coppa di specialità ("un pensierino per la coppa assoluta lo avevo fatto") e uno sguardo al futuro con quel titolo iridato che le manca ("sarebbe bello da aggiungere al mio palmares, di medaglie mondiali ne ho due ma non del colore più bello"). "Per l'impresa in sé la medaglia olimpica ha un peso maggiore rispetto alla coppa - sottolinea la bergamasca - ripensando alle condizioni in cui ero era quasi impossibile. Veramente sono stata guidata da qualcosa che mi ha portato ad andare oltre i miei limiti - aggiunge Goggia - mettermi nelle condizioni di poter sciare è stato pazzesco. Anche la coppa di discesa ha un grosso valore. Era dal dicembre 2020 che ero imbattuta in discesa libera. Ora devo fare una analisi lucida della stagione. Nei prossimi giorni la farò - dice - Credo di sapere cosa mi potrebbe aiutare di più durante la stagione, credo sia una questione di energie e gestione delle stesse. Spero anche io di non farmi più male. E' stato logorante quello che ho dovuto fare da Cortina in poi. Quest'anno - aggiunge - ho dovuto soffrire in tre discese non sentendomi in me. Non mi riconosco nella Sofia post infortunio ho dovuto dimostrare di saper costruire una discesa anche da zero". Ora Sofia pensa al recupero della gamba sinistra infortunatasi a Cortina lo scorso 23 gennaio: "Devo riuscire a dare un po' di riposo al corpo e rinforzare il ginocchio sinistro. L'obiettivo è mettermi a posto fisicamente con tutta la calma del mondo. Intervento chirurgico? No, non ci sarà. Ho fatto una fatto risonanza qualche giorno fa e il dottore ha detto che il crociato è attaccato al 50 per cento ma la lesione non da fastidio e a livello funzionale non patisco. Terrò a mente di avere un ginocchio lesionato e farò attenzione. Ora devo dare un attimo il tempo biologico di recupero al mio corpo. Procedo per step. Di sicuro mi riposerò un po'".