Il Milan risponde all'Inter e vince per 3-1 nella Verona non più 'fatal' grazie a una doppietta di Tonali (al quale è stato anche annullato un gol dal Var) e a un bel gol del subentrato Florenzi. Ma il protagonista assoluto del match del Bentegodi è stato Rafael Leao, ancora una volta decisivo per le sorti dei rossoneri, che hanno operato il controsorpasso nei confronti dell'Inter. Adesso la squadra di Simone Inzaghi ha di nuovo un distacco di due punti (80 contro 78), E alla fine del campionato mancano solo due giornate. La cronaca
All'ora di pranzo L'Atalanta aveva invece risposto alla Lazio superando nettamente lo Spezia e rendendo incandescente la volata per l'Europa minore. Ma ancora più vibrante è la lotta in zona retrocessione, con gare scoppiettanti, verdetti che sono rimandati e che riguardano ancora sei squadre. La Salernitana, che sembrava avere in pugno lo 'spareggio' dell'Arechi, si fa raggiungere dal Cagliari al 99' e ora la situazione e' sempre piu' ingarbugliata. La Salernitana a 30 punti fa un altro passo verso la salvezza: ha +1 sul Cagliari che resuscita all'ultimo respiro, +2 sul Genoa reduce dalla vittoria sulla Juve, +5 sul Venezia che rimane virtualmente in gioco col rocambolesco successo per 4-3 sul Bologna. Ancora non sono salve Sampdoria e Spezia a quota 33 punti. Nel mini torneo a quattro per le qualificazioni all'Europa invece la Lazio guida con 62 punti,+ 3 su Roma e Atalanta,+ 6 sulla Fiorentina, che domani sera riceve i giallorossi. In caso di successo di Mourinho le due romane sarebbero comunque qualificate e i viola potranno al massimo battersi per un posto in Conference con l'Atalanta. Altrimenti sara' una baraonda imprevedibile negli ultimi 180'. La Roma ha comunque il jolly di una qualificazione automatica in Europa League in caso di vittoria nella finale di Conference con il Feyenoord. Dopo un lungo periodo di flessione l'Atalanta si sveglia e sembra tornata quella degli scorsi anni.
Al Picco ottiene il 12/o successo in trasferta dove ha racimolato 39 punti. Se avesse tenuto lo stesso ritmo in casa avrebbe potuto contendere alle milanesi lo scudetto. Gasperini si deve accontentare di questo successo maturato nel finale, ma costruito con tante azioni da gol dopo il botta e risposta iniziale di Muriel e Verde. La superiore qualita' viene fuori alla distanza col sigillo di Djimsiti e Pasalic. Gasp ha un contratto fino al 2024 ma ammette che le cose sono cambiate e attende le decisioni della societa'. Lo Spezia deve rimandare i festeggiamenti per la salvezza in un finale di campionato che si e' trasformato in un bolgia che coinvolge, in posizione diverse, sei squadre. La Salernitana non riesce a sfruttare lo scontro diretto per affossare il Cagliari in una gara vibrante, ben interpretata da entrambe le squadre. Nicola e Agostini giocano senza remore le loro possibilita'. Comincia meglio il Cagliari, che sfiora il vantaggio prima con Pavoletti e poi con Joao Pedro. La Salernitana, un po' stanca per avere giocato giovedi' scorso, viene pero' gradatamente fuori. Ben diretta in difesa da Fazio e Radovanovic, la squadra si giova della diligente geometria di Coulibaly, delle sgroppate veloci di Mazzocchi, della classe dell'emergente Ederson. In attacco Djuric fa salire la squadra con la sua potenza ed esperienza. A rompere l'equilibrio e' pero' un'incursione di Kastanos che va a terra per un intervento di Lovato. Di Bello decreta il rigore che Verdi, al sesto centro stagionale, trasforma con freddezza. Poi c'e' un rissa tra le panchine, il Cagliari le prova tutte, prende un palo con Grassi, chiede un rigore per un intervento di Sepe su Baselli, ma l'arbitro non lo concede. Sembra ormai il baratro verso la B, ma all'ultima azione Altare trova il gol che manda in estasi i tifosi sardi ormai rassegnati. La salvezza si gioca nelle ultime due gare. Dopo il Genoa, che ieri inopinatamente ha ribaltato la gara con la Juve grazie a Crescito che ha trasformato nel recupero il rigore una settimana dopo avere sciupato quello del derby con la Sampdoria, e' tornato alla vittoria anche il Venezia. L'avvento di Soncin al posto di Zanetti se non altro ha portato un po' di fortuna. I veneti sono usciti dalla striscia maledetta di 10 sconfitte consecutive battendo il Bologna 4-3 dopo una gara rocambolesca. Vantaggio di due gol del Venezia, poi gli emiliani si riscattano con Orsolini e Arnautovic, passano in vantaggio con un gran numero di Schouten. Ma il Venezia ha la fortuna di trovare un rigore un po' generoso per contatto tra Medel e Aramu e la bravura di crederci col gol decisivo, di pregevole fattura, di Johnsen. Bella prova comunque del Bologna, dedicata a Sinisa Mihajlovic, tornato in panchina dopo 49 giorni in ospedale
Leggi l'articolo completo su ANSA.it