(ANSA) - PERUGIA, 11 LUG - Paolo Rossi se ne è andato alla
fine del 2020, ma il suo telefonino è stato lasciato attivo e
così a 40 anni dalla vittoria nel Mundial di Spagna 1982 sono
una "valanga" i messaggi d'affetto che continuano ad arrivare.
Primi fra tutti, nel giorno della finale del Bernabeu, quelli
sulla chat dei campioni.
E' stata lei, giornalista perugina, a volere che il telefono
di Pablito non venisse disattivato. "In questi giorni - dice -
sono tantissimi che chiamano e mandano messaggi, come fanno nel
giorno del suo compleanno e nelle altre ricorrenze. Sanno che
dall'altra parte ci sono io ma per loro è come se ci fosse
Paolo. Ed è bellissimo".
"Grazie Paolo, rimani sempre il mio eroe" ha scritto un
tifoso. "Grazie ancora" il messaggio di un altro.
Per Federica e le sue due figlie oggi ma anche le ultime
settimane è stato "come vivere un mondiale che non c'è". "Sono
giorni pieni di emozioni" rivela. "Per noi è un onore
rappresentarlo in giro per l'Italia - ha aggiunto - perché in
noi vedono lui. Ma c'è anche rabbia perché Paolo poteva essere
qui con noi. Avrebbe risposto a ogni singolo messaggio e a ogni
telefonata. Avremmo festeggiato tutti insieme il titolo di
campione del mondo che ottenne 40 anni fa diventando
capocannoniere".
Nella casa di Paolo Rossi, nella campagna toscana, Federica e
le figlie hanno seguito in tv tutte le partite del Mundial che
sono state riproposte e gli speciali su quell'impresa. In me e
nelle bambine c'è un misto di dolore e di orgoglio. Come - ha
concluso Federica Cappelletti - gli occhi lucidi ma fieri che
avevamo tutti noi stamattina". (ANSA).
Mundial '82: telefono Pablito squilla ancora, "sei eroe"
Tanti cuori sulla chat dei campioni per lui, Scirea e Bearzot