Inter batte Spezia 3-0. (La cronaca) Sassuolo-Lecce 1-0 (La cronaca)
L'Inter domina, vince senza difficoltà, gestisce la partita e non viene mai impensierita dallo Spezia. Una prestazione da grande squadra, solida e tecnicamente di un livello nettamente superiore. Vince per 3-0, ma il risultato sarebbe potuto essere anche più rotondo. Funziona tutto bene, torna al gol Lautaro che festeggia davanti a 71 mila tifosi, c'è la conferma di Barella e Calhanoglu, la difesa sempre ordinata, le riserve ancora una volta non deludono. Ma la storia - quasi - perfetta è quella di Romelu Lukaku. Il belga torna a San Siro dopo più di 450 giorni, il gol non arriva perché la traversa gli nega la gioia più grande ma c'è il suo zampino sia nella rete di Lautaro (assist e sintonia ritrovata) che nel raddoppio firmato da Calhanoglu, creando lo scompiglio nella difesa ligure. Era visibilmente emozionato all'ingresso in campo, il saluto del pubblico è stato positivo ma non travolgente e lui ha ricambiato appoggiando la mano sul cuore. A parte della piazza servono i fatti, dopo i fiumi di parole e il belga fa forse la cosa migliore, si dimostra uomo-squadra prima che bomber. Lascia la ribalta ai compagni, offrendo loro la luce migliore, in particolare all'amico Lautaro. Un'ottima prova da 'non protagonista' e al momento dall'uscita dal campo gli applausi sono scroscianti e si sentono i primi cori. I 71 mila tifosi nerazzurri lasciano San Siro col sorriso. L'Inter non ha sbagliato nulla, ha atteso con pazienza il momento per affondare e lo ha fatto con Lautaro Martinez, servito dalla sponda di testa di Lautaro. Poi l'Inter spreca tante chance di raddoppio, sia con l'argentino che con la traversa del belga. Ma non è presagio di clamorosi colpi di scena. Perché al 7' della ripresa, Calhanoglu raccoglie un pallone vacante e con il piatto piazza la palla a fil di palo, raddoppio e partita ormai al sicuro. Lo Spezia che sembra essere riuscito a contenere i padroni di casa - non senza patemi - si arrende all'Inter. Inzaghi poi richiama gli attaccanti titolari e concede spazio a Dzeko e Correa. E anche dalle riserve non viene deluso, l'argentino trova il gol concretizzando l'assist di Dzeko bravo a controllare di petto e a servire il compagno. Dopo le incertezze vissute al debutto di Lecce, l'Inter fa la voce grossa e manda un segnale alle dirette rivali per il titolo. Domani toccherà al Napoli e al Milan, poi sarà il turno di Roma e Juventus. Tutte obbligate a vincere per reggere il passo della squadra di Inzaghi e con la certezza della permanenza di Skriniar, ora l'allenatore nerazzurro può concentrarsi con più serenità sul campionato. Settimana prossima tocca alla Lazio fermata dal Torino e l'Inter ci arriva con maggiori certezze e consapevolezze.
Un gol-capolavoro di Berardi regala al Sassuolo i primi punti della stagione, lasciando a bocca asciutta il Lecce. La rete decisiva nel finale del primo tempo, con un gioiello da fuori area di rara bellezza da parte del numero 10 di Dionisi. Un gol che ha permesso agli emiliani di gestire poi il vantaggio fino alla fine, nonostante il generoso ritorno dei pugliesi che, grazie all'inserimento di Banda a inizio ripresa, hanno cercato invano la via della rete almeno del pareggio. Entrambe volevano l'immediato riscatto dopo le sconfitte all'esordio contro Juve e Inter. Missione compiuta solo dal Sassuolo che, senza brillare particolarmente, ha fatto valere il peso dei suoi singoli, in particolare Berardi, unico tra i suoi a rendersi pericoloso. All'inizio prima maglia da titolare per Pinamonti. Il Sassuolo privo degli infortunati Traoré e Muldur, con Raspadori appena ceduto al Napoli, ha schierato anche Erlic in difesa e Henrique, quest'ultimo preferito a Thorstvedt. Anche il Lecce con il modulo 4-3-3. Molte conferme per Baroni, con Ceesay punta centrale affiancato da Strefezza e dall'ex Di Francesco. La partita si sveglia soprattutto nella seconda parte del primo tempo, anche per merito di un Sassuolo meno timido. Al 39' il gol-capolavoro di Berardi, fresco di rinnovo fino al 2027. Sulla respinta della difesa leccese, dopo un calcio d'angolo, da fuori area il talento calabrese aggiusta il proprio sinistro e, al volo, senza pensarci un attimo, indirizza il pallone dove Falcone non può arrivare. Prima dell'intervallo (42') Henrique prova a soprendere il portiere leccese, che intercetta il suo pallonetto. Nella ripresa l'ingresso di Banda al posto di Di Francesco garantisce maggiore vivacità al gioco offensivo del Lecce. Al 13' Gonzales arriva con un attimo di ritardo all'appuntamento con il gol dopo un cross dalla destra di Gendrey. Rischia il Sassuolo riuscendo comunque a tenere la situazione sotto controllo con l'attenta difesa. Gioca meglio e più in verticale il Lecce rispetto al primo tempo, ma non basta per il pari. Al 40' ancora Berardi cerca la via del gol con un tiro a giro che non inquadra la porta. Risultato tutto sommato giusto.