Il Napoli vince a Roma in rimonta battendo la Lazio 2-1 (Zaccagni, Kim, Kvaratskhelia); cinque gol e tante occasioni nel derby di Milano vinto dal Milan, sempre in rimonta: Brozovic poi Leao, Giroud e ancora Leao; Dzeko ha illuso negli ultimi 20 minuti. Super Maignan. Milan a Napoli in testa a 11 punti in attesa, domani, di Roma e Atalanta. Ancora un pareggio per la Juventus, fermata sull'1-1 a Firenze (Milik poi Kouamé) e Perin ha parato un rigore a Jovi.
LAZIO-NAPOLI 1-2
Lazio-Napoli 1-2 partenopei rimontano lo svantaggio iniziale e trovano la vetta della classifica La cronaca
Nel segno del 'K' - il solido Kim e il micidiale Kvaratskhelia, georgiano dal nome più complesso della sua facilità a segnare - il Napoli batte in rimonta la Lazio all'Olimpico nell'ultimo anticipo del 5/o turno e dopo il pari col Lecce trova una vittoria importante in chiave campionato e in vista dell'esordio da brividi in Champions con il Liverpool. Colpita a freddo da Zaccagni, la squadra di Spalletti impiega un bel po' a carburare ma poi la qualità dei suoi singoli, da Kim a Osimhen, da Lozano a 'Kvara', ha la meglio sul gioco dei biancocelesti di Sarri, che non riescono a ripetere l'exploit con l'Inter e a riscattare il pari subito dalla Samp. Il Napoli raggiunge al momentaneo primo posto il Milan, a 11 punti, mentre i laziali restano a 8, comunque non lontani da Juve e Inter.
Sarri non fa rivoluzioni di formazione: difesa a quattro con Lazzari nella zona del pericoloso Kvaratskhelia e alla sua sinistra Patric, Romagnoli e Marusic, centrocampo presidiato da Milinkovic-Savic con Luis Alberto e Cataldi. In attacco il tridente formato da Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni. Il Napoli ha Meret tra i pali, difeso dai centrali Rrahmani e Kim e da Di Lorenzo e Mario Rui sulle fasce. In mediana, Lobotka torna in regia, protetto da Anguissa, mentre Lozano, Zielinski e Kvara agiscono dietro Osimhen.
La gara si sblocca quasi subito perchè al 4' Felipe Anderson vede un varco buono sulla destra e imbocca Zaccagni, che è veloce a domare il pallone e battere da lontano Meret. Lo svantaggio mette in soggezione il Napoli, che ci mette un po' a trovare il bandolo del gioco, mentre la Lazio tiene il campo con buona autorità, pur senza creare nuove grossissime occasioni. Questo fino alla mezz'ora, quando il vento cambia. Gli azzurri sono più aggressivi, Lozano alza il ritmo e il georgiano comincia a tambureggiare, cerca la porta con insistenza colpendo anche un palo con un bolide dalla distanza al 36'. Due minuti dopo, il pareggio. Su corner dalla sinistra, Kim colpisce di testa, Provedel ribatte ma la goal line technology convalida l'1-1. Un risultato che all'intervallo - ritardato per un brutto scontro di gioco tra Marusic e Lozano, uscito dal campo in barella e poi sostituito da Politano - va bene a entrambe, coi padroni di casa dominanti in avvio e gli ospiti molto più concreti poi, con cinque tiri in porta negli ultimi 15'. Il copione non cambia a inizio ripresa. Il Napoli, molto alto, va vicino al gol con Zielinski e Osimenh, con i rispettivi colpi di testa respinti da Provedel e dal palo. Poi è Kvara a sfiorare la traversa e Sarri è costretto a intervenire: mette Vecino e Pedro per Luis Alberto e Zaccagni, trovando una certa reazione dei suoi ma il Napoli continua a spingere e al 16' il georgiano completa la rimonta, scaraventando in rete dal limite dell'area dove lo pesca Anguissa. Al quarto gol stagionale, Kvara si conferma un acquisto azzeccato, buono per risolvere da sè situazioni complicate ma anche di liberare spazi per gli affondi di Osimhen, stasera più volte vicino al 3-1. Sarri, al primo ko stagionale, dovrà mettere a punto ancora qualcosa per tenere il passo delle grandi.
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