Serena Williams ha affidato ad un copertina di Vogue l'annuncio dell'imminente addio al tennis, meno di un mese fa. Quasi una dichiarazione d'intenti, visto la passione che la più forte tennista di tutti i tempi ha sempre avuto per il mondo della moda. Look mai banale in campo, a costo di trasgredire ad antiche convenzioni, la statunitense nel 2018 ha lanciando la sua linea di moda e l'anno seguente ha fatto la sua prima passerella a New York. E' a capo di un marchio di abbigliamento ("S By Serena"), di una linea di gioielli ("Serena Williams Jewelry"), ha collaborato con grandi stilisti ed è stata più volte in prima pagina su Vogue. Ora avrà tutto il tempo per sviluppare questa sua vena artistica e imprenditoriale, dividendosi con gli impegni di mamma
"Sapevo di avere due amori, il tennis e la moda, e che dovevo trovare un modo per riconciliarli", ha scritto anni fa sul suo account Instagram, ma questo era già evidente scorrendo le immagini della sua eccezionale carriera, dove Serena oltre ai trofei in campo ha esibito spesso completi inconsueti che l'anno anche esposta al mirino della critica, a volte feroce. Niente però l'ha fatta rinunciare a proporsi con completi originali, colorati, traforati o attillati. Impossibile non ricordare il completo nero, corto e attillato dell'US Open 2002, che molti paragonarono poco elegantemente ad una muta da sub, ma a Flushing Meadows l'americana è anche scesa in campo con stivali di pelle e in tutù. In Australia, ha indossato una gonna traforata che lei stessa avrebbe considerato "inappropriata" se fosse stata più corta, e lo scorso anno ha esibito una tuta intera molto colorata e con una sola gamba coperta. Tra tante idee, qualche provocazione e alcune scelte di marketing, Serena non ha mai rinunciato al ruolo d primadonna. Anche per questo, il tennis femminile rischia di trovarsi con un doppio vuoto da colmare.