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Serie A: Roma-Sassuolo 3-4

Giallorossi in 10 per un tempo, non basta una Joya di Dybala

Redazione Ansa

Vincere contro il Sassuolo per superare la Lazio e agganciare l'Inter al secondo posto in classifica. Era questo l'obiettivo della Roma prima della sfida con la squadra emiliana che, in trasferta, aveva già 'distrutto' il Milan. Ma, come già a Cremona, i giallorossi hanno mancato l'appuntamento con la posizione alle spalle dell'irraggiungibile Napoli, incassando quattro gol, ovvero quasi lo stesso numero delle reti, cinque, finora prese in casa in questo campionato. Così la squadra dello squalificato José Mourinho, provvedimento civilmente contestato dai tifosi romanisti con una 'panolada' prima della partita, rimane in quinta posizione e rischia di perdere contatto dal Milan, anche lui a 47 punti ma che domani ospita la Salernitana.

Per la Roma comincia quindi una settimana difficile, che porterà al derby di domenica prossima con la Lazio, sfida che verrà preceduta da quella di Europa League, niente affatto agevole nonostante il 2-0 dell'andata, con la Real Sociedad che anche oggi non ha vinto (1-1 con il Maiorca) allungando a nove la striscia di partite senza successo. Ma lo spirito basco e il pubblico dell'Anoeta possono creare problemi, specie se la mente sarà già rivolta alla stracittadina, pericolo sempre presente quando sono in ballo le romane.

 

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Panolada e striscioni per Mourinho all'Olimpico

La storia della pazza partita dell'Olimpico, quella del 27/o sold out dell'Olimpico giallorosso e che la Roma ha giocato in dieci nella ripresa per l'espulsione di Kumbulla, è quella dell'ennesima occasione sprecata da Smalling e compagni e di un Sassuolo spumeggiante che, trascinato da Berardi e dall'ottimo Laurentié ha fatto bottino pieno dopo una prova a cinque stelle, che ha dato frutti quasi dopo ogni ripartenza. La gara comincia con il Sassuolo che appare in difficoltà ma poi riesce a passare in vantaggio: ad andare a segno è Laurentié che mette in porta il pallone dopo la deviazione di Rui Patricio sulla precedente conclusione di Pinamonti. Al 18' arriva il raddoppio, ancora con l'ex nazionale under 21 francese che mette in porta il pallone dopo la giocata di Berardi sul versante destro dell'area dei rivali. Ma la Roma non molla e trova la rete dell'1-2 con Zalewski che mette in porta di controbalzo un lancio in area di Spinazzola.

Al 46' in pieno recupero Berardi conclude a porta e cade a terra. Nella mischia Kumbulla lo scalcia a terra con l'arbitro Fabbri che con l'aiuto del Var assegna il calcio di rigore ed espelle il difensore dei capitolini. L'italo-albanese della Roma non ha scusanti, ma i replay evidenziano che prima di colpire Berardi era stato a sua volta colpito (nelle parti basse) dal giocatore del Sassuolo. L'inizio della ripresa vede la Roma ridisegnata con il 3-4-2, con Dybala e Karsdorp che prendono il posto di Bove e Spinazzola. Ed è subito il campione del mondo argentino ad andare in gol al 4' st, con una bellissima conclusione a girare su assist di El Shaarawy. Il pubblico cerca di spingere la squadra di casa, ma segna ancora il Sassuolo, con Pinamonti che sfrutta al meglio l'assist di Laurentié, sul filo del fuorigioco. C'è poi un'altra bella conclusione di Dybala, su cui però Consigli non si fa sorprendere, mentre nel recupero arriva il primo gol in Italia di Wijnaldum: troppo tardi per rimediare a una situazione compromessa. E adesso ci sono la Real Sociedad e il derby. 

 

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Panolada e striscioni per Mourinho all'Olimpico

I tifosi della Roma si schierano a difesa di Mourinho. L'avevano annunciata e sono stati di parola con la tribuna Tevere e Montemario che al fischio d'inizio di Roma-Sassuolo hanno protestato per la squalifica di due giornate confermata allo Special One con la "panolada", sventolando dei fazzoletti bianchi. Diversi anche gli striscioni a ridosso del match esibiti dai tifosi a partire dalla Curva Sud. "Chiunque difende i colori di Roma è nostro alleato. Daje Mourinho", scrive il Gruppo Roma. Mentre in Tevere si legge "con Mourinho a difesa della Roma" e poi ancora "più colpite e più combatteremo, in campo undici Mourinho".

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