Italia batte Malta 2-0 nel secondo turno del gruppo C di qualificazione a Euro 2024. Le reti di Retegui (15') e Pessina (27').
Una vittoria a Malta, i primi tre punti sulla strada per Euro 2024, il sollievo di un successo obbligato dopo il ko a Napoli con l'Inghilterra. E la conferma di Retegui, al secondo gol azzurro in due presenze.
E' tutto qui il bottino col quale l'Italia di Roberto Mancini torna da Ta'qali, dove a firmare il 2-0 oltre al centravanti oriundo c'e' Pessina. Ma tutto andava fatto meglio, mugugna a fine partita il ct dopo aver assistito con chiaro sconforto a una prova davvero poco brillante.
Non e' una scusante la rivoluzione di formazione, che oltre a privare gli azzurri della tradizionale formula del doppio play a centrocampo ha messo insieme giocatori mai prima abituati a stare insieme: di fronte, c'era la nazionale numero 167 al mondo, alla quale è bastato una difesa tatticamente ordinata con dieci giocatori dietro il pallone per spegnere le soluzioni offensive degli azzurri. Che ora si danno appuntamento per le qualificazioni europee a Skopje, a settembre, contro la Macedonia del Nord che sbarro' la strada del Mondiale. In casa di Malta, per mettersi alle spalle la delusione di Napoli contro un'avversaria non certo irresistibile, Mancini a cambia otto undicesimi dell'Italia, da previsione.
Conferma solo per Donnarumma, Di Lorenzo e Retegui, la difesa affida le chiavi centrali a Scalvini-Romagnoli e a sinistra si piazza Emerson. Tutto nuovo il centrocampo, con Cristante davanti alla difesa e Pessina-Tonali mezzali. In attacco, Politano a destra e Gnonto a sinistra. Squadra mai vista, insomma, e in campo si nota: l' aggressività dei maltesi mette in difficoltà il palleggio azzurro, Mancini sbuffa a bordo campo, in piedi. E dopo 5' arriva addirittura il brivido di Satariano: l'attaccante del Frosinone in prestito al campionato dell'isola taglia al centro tra Scalvini e Pessina, e in anticipo di sinistro alza sotto la traversa dove Donnarumma vola a smanacciare. La manovra azzurra resta lenta e impacciata, al 14' ci prova Romagnoli da fuori area e il suo sinistro frutta il primo angolo. Batte Tonali, Retegui da centravanti vero indovina il tempo giusto e gira a rete di testa tutto solo. E' l'1-0 che dà un po' di serenità alla nazionale, che al 20' deve rinunciare a Gnonto per un problema alla caviglia. A sinistra entra Grifo.
L'Italia continua pero' a preferire l'azione sulla fascia opposta e da li' al 26' nasce il raddoppio: Politano scappa fino al fondo, sterza e mette al centro, sulla ciccata di Grifo c'e' Emerson in area che stoppa e mette al centro, per la deviazione vincente di Pessina sottoporta. E' il 2-0 che scardina il piano tattico maltese studiato dal ct italiano Marcolini, non nell'atteggiamento ma nella sicurezza. E infatti un paio di minuti dopo Grifo a centro area spreca sul portiere una pulita palla gol, per poi cadere nel contatto col Mbong. Proteste inutili, niente rigore. Attorno al 40' la prima combinazione in velocità, scambio Grifo-Pessina-Grifo e dal limite l'attaccante del Friburgo alza troppo il tiro. Nel recupero Politano entra in area lanciato, Corbolan spalla a spalla lo sbilancia ma anche stavolta per l'arbitro è regolare. Al rientro Darmian prende il posto di Di Lorenzo, Retegui si rende subito pericoloso a centro area su cross di Emerson. Al 6' sfiora il bis del primo gol, ancora di testa, ancora su angolo. Ma al di la' del suo centravanti, l'Italia abbassa i ritmi e Malta prova ad approffittarne: cosi' Emerson deve salvare sulla linea il controcross di Corbolan, su angolo.
Tra i pochi azzurri a cercare variazioni Pessina, mentre Tonali si e' perso e infatti Mancini lo cambia con Verratti, al 20', in contemporanea con Scamacca per Retegui. Ci prova subito, il centravanti del West Ham, con una rovesciata sottoporta che trova i pugni di Bonello. Ci prova Grifo da 25 metri dopo aver rubato palla, il destro alla mezzora e' alto. Poi dopo un altro salvataggio di Emerson su Mbong in area la partita si spegne. Resta il tempo per un destro alto di Scamacca in area. Mancini vince e non sorride
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