"Abbiamo avuto un arbitro spagnolo". Jose' Mourinho ha appena salutato i tifosi romanisti arrivati a Budapest trattenendo le lacrime, e ai microfoni di Sky nella notte amara di Europa League racconta la delusione per la sconfitta ai rigori e le recriminazioni interne.
Poi pero' arriva la critica diretta all'arbitro inglese, Taylor. "Abbiamo visto gialli, gialli, gialli: poi guarda un po' dove arriva l'ingiustizia, Lamela deve prendere un secondo giallo e invece no, e' uno dei rigoristi della loro vittoria..:", dice Mourinho, riferendosi alla manata finale dell'argentino a Ibanez, sanzionata con una punizione ma col giallo a Ocampos per proteste, invece che all'autore del gesto.
"Siamo abituati ad arbitri che condizionano le nostre partite, ma in Europa non me lo sarei aspettato" Ora l'interrogativo e' sul futuro. "Devo difendere questi ragazzi - le sue parole - e difenderli vuole anche dire che oggi non posso dire oggettivamente che rimango..", il messaggio lanciato alla societa', dopo tante recriminazioni per una rosa a suo dire troppo stretta. Come spesso nella sua carriera, Mourinho chiedera' alla Roma di avere i giocatori che ritiene fondamentali. "Lunedi' vado in vacanza, vediamo se in questi giorni abbiamo tempo di parlare con il club, altrimenti vado in vacanza e dopo si vedra'. Ma io devo lottare per loro, e lottare per loro e' anche non dire 'resto sicuro'".
Mourinho ha rivendicato correttezza: "Sono un uomo serio: avevo detto alla proprieta' che l'avrei informata dai contatti con altri, e a dicembre ho detto dei contatti con la nazionale portoghese, poi non ho piu' parlato, perche' non ho avuto altri contatti. E ho un altro anno di contratto".
Il tecnico portoghese, dopo aver preso per mano Bove in campo e carezzato Dybala piangente ("con le lacrime o senza, viviamo tutti la stessa delusione"), ha parlato della partita. "Ho vinto cinque finali e persa questa, ma torno a casa orgoglioso. I ragazzi sono stati fantastici. E' stata una partita intensa e maschia: sono morto ma orgoglioso".
Per il Siviglia il primo a parlare è l'ex romanista Erik Lamela: "È stata una gara difficilissima - spiega l'argentino - contro la mia ex squadra, a cui voglio molto bene. È il mio primo titolo, contro la Roma non me lo aspettavo. Ho atteso tantissimo questo momento, adesso sono molto emozionato.
Sapevamo fosse una partita lunga e difficile, non è stata la nostra migliore gara ma meritavamo la vittoria per tutti gli sforzi fatti durante il nostro percorso. Questa squadra non si ferma mai. Sono molto emozionato, sapevamo che era una partita molto difficile, forse non è stata la nostra migliore partita ma questa squadra non si ferma mai"