Gli Usa sono in delirio: Simone Biles è tornata a gareggia. La "regina della ginnastica" è in gara agli Us Classic dopo quasi due anni di stop. Non è una storia soltanto di sport. Simone Biles, atleta dell'anno nel 2021 per il Time, è un'icona dei tempi moderni.
Mel 2021 - nel mezzo dei suoi disastrosi Giochi Olimpici di Tokyo che avrebbero dovuto consacrala definitivamente come la ginnasta più forte di tutti i tempi - convocò una conferenza stampa per annunciare che si sarebbe ritirata dalle gare per non penalizzare le compagne di squadra ai Giochi e in modo da concentrarsi "sul proprio stato mentale e non mettere a repentaglio la propria salute". Quelle immagini e parole conquistarono le attenzioni del mondo intero. "È come se sentissi il peso del mondo sulle mie spalle", disse Simone creando empatia con tutti coloro che ogni avvertono le difficoltà della vita. Certo, lei aveva ben altre pressioni: quattro volte oro alle Olimpiadi e ben 19 campionessa mondiale con l'attesa e pretesa di nuovi successi sportivi. Sbagliò un volteggio e apparse fragile, come tutti.
Simone Biles oggi è tornata a volteggiare e a gareggiare agli Us Classic in corso a Chicago. A 26 anni è apparsa in gran forma durante gli allenamenti ed è riuscita anche a realizzare con facilità il doppio carpio Yurchenko: si tratta di quel dannato volteggio che ha sbagliato a Tokyo e per il quale in quei giorni aveva riportato un blocco psicologico.
La campionessa statunitense non ha fatto dichiarazioni ma ha lasciato la parola all'allenatrice Cecile Landi: "Non saremmo qui, se avessimo riscontrato qualche esitazione - ha detto con orgoglio Landi - Essere qui è la sua ferma volontà e noi la sosteniamo. Quindi finché ci dice che è pronta, continueremo".
Landi ha rivelato che Biles aveva accennato al suo rientro durante una cena lo scorso marzo in un ristorante messicano e che, dopo il suo matrimonio ad aprile, ha finalmente sciolto le riserve e, a maggio, ha deciso il rientro. "Direi che dopo il suo matrimonio, abbiamo visto un cambiamento nell'impegno a tornare - ha spiegato l'allenatrice - Può fare tutto quello che poteva fare prima. Abbiamo usato gli allenamenti soltanto per rendere più semplice la sua gestione mentale e fisica. Simone ora è una donna sposata, è maturata. Sa quello che vuole e siamo intorno a lei per sostenerla".
La decisione di ritirarsi da parte della Biles a Tokyo ha aperto un ampio dibattito sulla salute mentale nello sport e sulle pressioni per le alte aspettative. I suoi problemi negli esercizi erano stati causati dai cosiddetti "twisties" ovvero dalla difficoltà per gli atleti di orientarsi e mantenere il senso di dove sono in aria in un dato momento.
Ma sulla sua situazione pesavano anche "i demoni" degli abusi subiti in nazionale. Biles fa parte anche delle decine di ginnaste che hanno subito abusi sessuali per mano del medico della squadra statunitense, ora in carcere, Larry Nassar: per questo continua a frequentare uno psicoterapeuta.
L'atleta non ha ancora annunciato se proverà a partecipare alle Olimpiadi del prossimo anno a Parigi, ma una prestazione di successo questo fine settimana porterà sicuramente a maggiori speranze di rivederla ai Giochi di Parigi 2024. Fa ben sperare che Biles nel 2018 ha usato gli Us Classic come appuntamento di ritorno alle competizioni al termine di una lunga pausa dopo la sua medaglia d'oro alle Olimpiadi di Rio.