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Europa League: Sturm Graz-Atalanta 2-2

Bergamaschi in 11 contro 10 per 44', un rigore per parte con Var

Redazione Ansa

Sturm Graz-Atalanta 2-2 nella terza giornata del gruppo D di Europa League. CRONACA 

E' una vittoria mancata a Graz ma la testa della classifica nel girone D d'Europa League rimane all'Atalanta, come i tre punti di vantaggio sullo Sporting Lisbona, fermato in Polonia anch'esso sul pari. In casa dello Sturm, la squadra bergamasca va sotto subito su una sostanziale autorete e la rimonta con la doppietta di Muriel agevolato dal Var nel 2-1 dal dischetto nel recupero infinito (8') prima dell'intervallo. Ma non basta: nella ripresa, con gli austriaci rimasti in dieci dopo appena 7 minuti, un altro fallo di mano, stavolta di Kolasinac sul lato corto a sinistra, provoca il rigore di casa del 2-2. Sfuma così il possibile tris, ma la delusione atalantina è attenuata dal mezzo passo falso dei portoghesi con l'ultima in classifica. Il primo tempo, fino al recupero, sembrava solo un botta e risposta tra Prass e Muriel. Toloi spiazza Musso deviando il destro a rientrare (13') dell'austriaco servito in ripartenza da Kiteishvili, mattatore anche al 23' quando la offre dal fondo per la schiacciata di Gorenc Stankovic per il raddoppio sventato dal portiere dei bergamaschi e al 40' quando intercetta il rinvio da fuori area dello stesso nazionale argentino mancando la porta di testa da 45 metri. La fotocopia dell'azione dell'1-0 porta Prass a optare stavolta per il sinistro telefonato (25'), ma gli uomini di Ilzer reggono poco sul piano fisico. E così i bergamaschi si concedono tre prove generali di pareggio. Lookman si fa recuperare da Wuhtrich sul lancio di Ruggeri (17') per poi vedersi respingere dall'onnipresente Kiteishvili la volée mancina, servitagli al 28' dalla sponda sempre dell'esterno cresciuto a Zingonia sulla punizione conquistata dal doppiettista alla Merkur Arena. Che al 34' la riacciuffa dribblando Wuhtrich per piazzarla nell'angolino dopo un rimpallo sulla trequarti tra Kolasinac e Gazibegovic. Al 2' di recupero, Zappacosta salta Dante per il sinistro incocciato sul braccio sinistro di Stankovic: cinque minuti tra check e visione dell'azione a bordocampo e l'arbitro Strukan opta per il penalty, realizzato dopo un saltello spiazzante. Nella ripresa il colombiano, imbeccato sulla corsa da Lookman, sfiora il tris calciando però sul piedone di Scherpen (2'). Cinque minuti dopo la follia del capitano di casa Hierlander, che già ammonito per scaramucce col nigeriano dell'Atalanta prima del rigore del sorpasso trattiene Ruggeri lasciando i suoi in inferiorità numerica. Tentano il 3-1 Ederson (9') imbeccato dal precedente, Lookman (11') che mastica centralmente il la di Muriel, Koopmeiners (14') da punizione defilata a destra, Djimsiti in mischia supportato da Kolasinac dopo l'uscita a vuoto sul corner di Zappacosta (21'), Scamacca (parato in due tempi, poi punizione che sfiora il sette al 29') dalla distanza e Hateboer (alto senza opposizione) su apertura di De Ketelaere (27'), ma occhio a Boving che lanciato dal suo portiere costringe Hateboer alla respinta alla mezzora. Poi, il patatrac, con Kolasinac ad allargare la mano (Var, un'altra volta) nel rimpallo con Horvat sulla rimessa laterale di Gazibegovic: Wlodraczyk fa 2-2 dagli 11 metri (35'). Ederson fugge a sinistra scaricando per Scamacca, che a giro fallisce il bersaglio (42'). Finisce così, tra i rimpianti.

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