Lazio batte Fiorentina 1-0 LA CRONACA nel Monday Night della decima giornata di Serie A. Decide la partita un calcio di rigore realizzato da Immobile allo scadere della partita, 90+5'
La Lazio aveva il compito di cancellare il tracollo patito in Champions League contro il Feyenoord e al tempo stesso di accorciare il distacco su una diretta concorrente alle competizione europee del prossimo anno. L'obiettivo può dirsi raggiunto: il successo al fotofinish contro la Fiorentina è un passo avanti rispetto al tonfo di Rotterdam, e un'iniezione di fiducia in vista dei prossimi impegni (Bologna e poi derby in campionato, intervallati dal ritorno casalingo con gli olandesi). Ora la Lazio è aquota 16 punti, uno in meno della Viola, che sciupa l'occasione di andare sopra a Napoli e Atalanta. Dopo un primo tempo assai scialbo, la formazione di Sarri si mostra più arrembante, ma sotto porta continua a mancare cinismo. La Fiorentina, sebbene più pericolosa all'inizio, va calando nella seconda frazione. Serve il rigore al 95' di Immobile per spezzare lo 0-0; anche per il capitano questa vittoria è una bella dose di autostima, dopo le critiche di inizio stagione. In epoca recente la Lazio aveva sempre messo sotto la Viola: sei vittorie negli ultimi otto precedenti, tra cui il 4-0 al Franchi lo scorso anno. Non solo: nelle ultime sette trasferte all'Olimpico contro i biancocelesti, la Fiorentina non aveva mai vinto.
Eppure, la gara di questa sera è stata caratterizzata da un equilibrio di fondo. Sarri, privo del solo Casale (infortunato) schiera Guendouzi e Castellanos dal primo minuto; i biancocelesti si fanno vedere per la prima volta dalle parti di Terracciano al 12', quando dopo una fuga di Lazzari Guendouzi serve nell'area piccola Luis Alberto: tiro fortissimo, ma che colpisce l'esterno della rete. I ragazzi di Italiano reagiscono subito: Beltran addomestica uno spiovente dalle retrovie, salta in dribbling Provedel e fa 1-0. La gioia toscana dura pochissimo: per l'arbitro Marcenaro il gol è viziato da un tocco di mano. L'attaccante ospite prova subito a rifarsi con una bella inzuccata da corner, ma il palo gli impedisce di esultare. E' invece Provedel a bloccare con un'uscita bassa il tiro ravvicinato di Nico Gonzalez. L'ultimo quarto d'ora si inacidisce un po', con quattro cartellini gialli equamente distribuiti ed una lite a centrocampo tra Ikoné e Rovella.
La ripresa ci mette una decina di minuti ad ingranare, fino ad accendersi assieme alla Lazio: in due minuti, i padroni di casa si fanno vedere con il destro alto di Castellanos e soprattutto con Felipe Anderson, sulla cui conclusione da fuori il portiere viola Terracciano compie un mezzo miracolo. Ed è sempre Terracciano a salvare il risultato sul piattone da pochi passi di Luis Alberto. L'ingresso dell'applauditissimo Immobile non cambia gli equilibri in campo: la Lazio continua a spingere (anche Vecino si aggiunge all'elenco dei tiri finiti fuori), ma il gol tanto agognato non arriva, fino a che Pedro tira fuori dal cilindro un cross velenoso per la testa di Vecino, che Milenkovic intercetta con un braccio. Sul dischetto va Immobile, che spiazza Terracciano: l'Olimpico esplode, la Lazio ottiene la terza vittoria di fila in campionato, filotto che mancava da aprile.
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