L'eredità è pesante, i punti da recuperare molti, così come la fiducia, ma nei primi due allenamenti da tecnico della Roma, Daniele De Rossi ha provato a trasmettere alla squadra il suo entusiasmo. "Siamo forti e con giocatori importanti, il margine per risalire in campionato c'è", giura l'allenatore giallorosso, il cui avvio si prospetta in salita. Per l'ex capitano romanista, infatti, il capitolo in panchina parte nel segno dell'emergenza, la stessa, del resto, ereditata da Mourinho. Ma una buona notizia per il neo tecnico giallorosso c'è ed è il recupero di Paulo Dybala. L'argentino è tornato ad allenarsi con il resto del gruppo dopo aver lavorato anche lunedì nel giorno di riposo.
L'obiettivo era quello di essere a disposizione per la gara di sabato contro il Verona e, a meno di ricadute, la Joya ci sarà. Superato, infatti, il sovraccarico muscolare che lo aveva costretto a uscire all'intervallo del derby di Coppa Italia contro la Lazio e a saltare la trasferta di San Siro. Sabato all'Olimpico punta a essere titolare e non è mancato nemmeno l'appello di De Rossi ai tifosi. "La squadra e io abbiamo bisogno di voi - dice l'allenatore - Vivere lo scorso anno da tifoso mi ha fatto capire che si è creato qualcosa di speciale tra la Roma e la sua gente, i momenti difficili poi possono capitare, ma una città come questa può tirarsi fuori da certe situazioni se vicino ha questo genere di amore". Insomma, l'ex capitano cerca di parlare al cuore delle persone per provare a risalire la classifica e portare la squadra all'obiettivo dichiarato della proprietà: la Champions League. Per questo allo "stupore e all'emozione", per usare sue parole, è subentrata anche la "consapevolezza di dover fare un lavoro importante senza perdere tempo". Così Ddr e il suo staff hanno dormito a Trigoria, lavorando fino a notte fonda, mentre l'allenamento di oggi si è aperto con una lunga riunione insieme alla squadra. Tutti in cerchio intorno al tecnico (che farà la sua prima conferenza-presentazione alla vigilia dell'esordio), compreso chi in questo momento è fermo ai box, vedi Smalling e Renato Sanches, per cercare di far gruppo.
Ha tolto alibi alla squadra. "Né io con il contratto, né i miei calciatori hanno bisogno di paracaduti", le parole ai canali del club che ricalcano in parte quelle che Dan Friedkin ha ribadito ieri alla squadra nel giorno dell'insediamento di De Rossi, spiegando anche i perché dell'addio di Mourinho. Lo Special One, intanto, si è congedato dalla Capitale con il post su Instagram e quel "grazie a voi per questi due anni" rivolto ai tifosi che lo avevano accolto in trionfo. Ma ora il portoghese va a caccia di nuovi stimoli. Presto, però, per parlare di offerte, ma un allenatore del suo profilo anche per l'immagine può fare gola, a cominciare dagli arabi che già dopo la finale d'Europa League dello scorso anno l'avevano contattato, incassando però il suo "no". Radio mercato, poi, parla anche di un possibile ritorno in Premier League, anche se gli inglesi sembrerebbero escluderlo, dirottando invece il portoghese negli Usa o sulla panchina della nazionale lusitana. Ma è ancora presto, troppo calda la ferita di un esonero che lo stesso allenatore non si aspettava nonostante i rapporti con i Friedkin fossero ormai ai minimi storici.