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Serie A: Roma batte il Verona 2-1 nella 'prima' di De Rossi

Lukaku e Pellegrini a segno, poi il gol di Folorunsho. De Rossi: 'Seconda carriera nella Roma è un dono. Felice di essere tornato, ma c'è tanto lavoro da fare'

Redazione Ansa

Buona la prima per Daniele De Rossi. Perché si può giocare anche 18 anni con la stessa maglia e provare ancora l'emozione dell'esordio. E' quello che è successo all'ex capitano romanista, da martedì tecnico giallorosso dopo l'esonero di Mourinho, e in grado di cominciare la sua nuova avventura con i tre punti. Due a uno al Verona, non senza brividi, e sentimenti contrastanti in un Olimpico sempre sold out, ma in aperta polemica con calciatori e proprietà dopo la cacciata dello Special One. Non con De Rossi, al quale gli oltre 60mila spettatori hanno riservato un bentornato degno della storia di DDR in giallorosso.

La squadra, invece, lo ripaga con la vittoria, la terza nell'ultimo mese per la Roma, che prova a voltare pagina dopo un girone d'andata chiuso lontano dalla zona Champions. Ma l'Hellas è poca cosa e dura appena 20 minuti. Tanto basta a El Shaarawy per scardinare la difesa veronese con il doppio assist, prima a Lukaku e poi a Pellegrini per l'uno e due a zero giallorosso. La Roma sfrutta la serataccia di Tchatchoua e in campo mostra i primi segni di discontinuità rispetto alla gestione Mourinho. De Rossi, infatti, riparte dal 4-3-2-1, ma dopo nemmeno mezz'ora perde Spinazzola per un problema muscolare, mentre a Salerno tra sette giorni non avrà Paredes vista la diffida che pendeva sulla sua testa e il conseguente cartellino giallo. Nella ripresa, invece, il Verona approfitta di una Roma appagata, riuscendo ad accorciare negli ultimi minuti con la rete di Folorunsho e l'errore di Rui Patricio.

Ma la squadra di Baroni ci aveva già provato prima in altre due circostanze vedendosi annullare il 2-1 per fallo su Karsdorp e poi sbagliando il rigore con Djuric. Al triplice fischio, però, sono i giallorossi ad esultare, con De Rossi che ha portato la squadra sotto la Curva Sud per salutare i tifosi. E proprio la tifoseria, come detto, si è presa la scena, dividendosi tra contestazione a squadra e proprietà e applausi per il neo tecnico giallorosso. Perché se all'amore verso l'ex capitano, oggi in panchina, ha fatto da contraltare il malumore cresciuto nel corso delle ultime settimane per i risultati e l'atteggiamento delle ultime partite di Pellegrini e compagni.

"Non abbiamo mai preteso trofei e allori, ma solo rispetto per quella maglia e dei suoi valori. Onorate la Roma e lottate per la sua gente", è lo striscione in Curva Sud, mentre diversi sono stati quelli per Mourinho. "Hai difeso la nostra Roma, ci hai portato alla vittoria, José eterna gloria" oppure "ci sono ricordi che non hanno contratti. Le corse e i sorrisi che ci hai regalato, tutte le volte che ti sei schierato, per il tuo romanismo sarai sempre rispettato. Grazie mister", sempre in sud. E proprio lo Special One, ancora nella Capitale, prima della partita è stato fermato da alcuni tifosi in Via del Corso per selfie e autografi. "Vi voglio bene", la risposta del portoghese pronto però a firmare con l'Al Shabab, prossimo avversario della Roma nell'amichevole in programma il 24 gennaio a Riad. 

 "E' stato piacevole il ritorno, ma c'era anche tensione perché c'è un grande lavoro da fare. Non potrei esser più contento oggi", ha detto Daniele De Rossi. "La seconda carriera nella Roma mi è stata donata. Ora sulle mie spalle c'è l'amore di questa gente. Era giusto salutarli per il benvenuto - ha aggiunto parlando del saluto finale sotto la Sud - Giocando meglio il secondo tempo avremmo trasformato i fischi in applausi. Dobbiamo essere comunque contenti e ricreare entusiasmo. Anche soffrendo la squadra ha lottato, ha dimostrato di tenerci". 

LA CRONACA DELLA PARTITA

76' GOL: Roma - VERONA 2-1 - Rete di Folorunsho

25' GOL: ROMA - Verona 2-0 - Rete di Pellegrini

19' GOL: ROMA - Verona 1-0 - Rete di Lukaku

 

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