Sport

L'Inter prepara il match scudetto, Inzaghi sempre più leader

La Juventus ci crede, Allegri conta su Chiesa e Rabiot

Redazione Ansa

 Il miglior allenatore del mese di gennaio in Serie A ora vuole puntare al premio più grande.

Simone Inzaghi è stato infatti scelto come tecnico del mese dalla Lega di A, ma all'orizzonte ha in testa un trofeo decisamente più rilevante: la coppa per lo scudetto. E dopo il sorpasso sulla Juventus in classifica, domenica nel big match contro i bianconeri l'allenatore dell'Inter vuole lanciare la prima fuga scudetto.

Miglior attacco e miglior difesa della Serie A, con la Supercoppa italiana già in bacheca, è questo il biglietto da visita con cui Inzaghi si presenterà domenica sera a San Siro per lo scontro diretto con Allegri. Finora gli incroci hanno sorriso più spesso al tecnico livornese, che ha vinto in nove occasioni rispetto alle sei dell'allenatore piacentino, con tre pareggi. Da quando è alla guida dell'Inter, però, Inzaghi ha messo in fila quattro vittorie e tre pareggi contro la Juventus e Allegri, rispetto a sole due sconfitte arrivate entrambe nello scorso campionato. In Serie A, però, Inzaghi non ha ancora battuto i bianconeri e il loro allenatore a San Siro, davanti ai tifosi nerazzurri: i due successi al Meazza finora sono arrivati uno in Coppa Italia e uno in Supercoppa, mentre le altre due vittorie sono state una allo Stadium e una in finale di Coppa Italia.

I trofei d'altronde non mancano ad Inzaghi nella sua esperienza interista finora, due dei quali vinti appunto contro la Juventus e Allegri. La Supercoppa a Riad è stata la quinta coppa alzata dal tecnico piacentino alla guida dell'Inter, cinque come José Mourinho: gli unici a vincere di più sulla sponda nerazzurra del Naviglio sono stati Helenio Herrera e Roberto Mancini. Ma va anche detto che i trofei spesso si pesano più che si contano e a Inzaghi manca ancora un colpo grosso, quantomeno lo scudetto, il vero obiettivo di questa stagione.

 Servirà fare un passo alla volta fino al prossimo maggio, ma intanto domenica Inzaghi vincendo diventerebbe anche il quinto allenatore con più partite vinte sulla panchina dell'Inter, dopo aver raggiunto Eugenio Bersellini a quota 91. E tra gli allenatori con almeno 50 presenze da allenatore, Inzaghi è anche il primo per percentuale di vittorie, mentre in epoca recente solo Leonardo ha fatto poco meglio (65,47% rispetto a 65,62% del brasiliano, che ha però guidato l'Inter solo per 32 gare). Poi, finita la stagione, eventualmente si valuterà il futuro: il presente, però, passa tutto dalla sfida con la Juventus. 
   

La Juventus ci crede, Allegri conta su Chiesa e Rabiot

Missione compiuta, anche Rabiot è recuperato in vista del derby d'Italia.

Il centrocampista ha rispettato la tabella di marcia e ha ripreso gli allenamenti insieme al resto del gruppo: il polpaccio non gli dà più fastidio, domenica sera sfiderà l'Inter dal primo minuto. E pure Chiesa continua ad allenarsi regolarmente e senza acciacchi, segno che il peggio è ormai alle spalle e il suo 2024 può iniziare per davvero. Sul classe 1997, però, ci sono decisamente meno certezze che cominci titolare: da una parte perché il tecnico Allegri conta molto sul suo apporto a gara in corso per 'spaccare' la partita a metà ripresa, dall'altra perché in questo momento i giovanissimi Yildiz e Miretti sembrano avere più chances per affiancare Vlahovic.

La scelta ricadrà su uno dei due, l'allenatore tiene tutti sulla corda e prosegue nella marcia di avvicinamento al derby d'Italia. E stasera accoglierà anche l'ultimo acquisto, con Alcaraz che muoverà i primi passi nel mondo bianconero. Nella mattinata dell'antivigilia della sfida contro l'Inter il centrocampista argentino farà ulteriori controlli al J Medical prima di vestire la nuova maglia. Il classe 2002, prelevato dal Southampton, ha già svolto parte delle visite a Londra, ma già non vede l'ora di allenarsi per la prima volta agli ordini di Allegri. Nel frattempo si è finalmente chiusa la vicenda Bonucci e c'è stato il lieto fine. "Ha rinunciato al ricorso arbitrale promosso verso la Juventus, che ha accettato la rinuncia, con definitivo superamento del contenzioso, che avviene senza alcuna conseguenza di carattere patrimoniale - si legge in una nota ufficiale del club - la società e Bonucci condividono con piena soddisfazione la chiusura di questa vicenda lasciando intatto il percorso ed il rapporto vincente costruito negli anni". Intanto, sta tornando d'attualità il futuro di Allegri, il quale ha incontrato tutti gli staff tecnici del settore giovanile a Vinovo ma ha sempre il contratto in scadenza a giugno 2025. La sensazione è che la Juve non voglia cominciare la prossima stagione con un allenatore che chiuderà il rapporto al termine dell'annata, ma se fino a qualche tempo fa sembrava complicato proseguire insieme, ora sono in netto rialzo le quotazioni di un prolungamento. Saranno discorsi da affrontare più avanti, anche perché adesso c'è una corsa scudetto nel pieno del suo svolgimento e domenica sera ci sarà un atto quasi decisivo contro l'Inter. E per sedersi attorno ad un tavolo per discutere di futuro c'è tempo.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it