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Taremi, Zielinski e non solo: ecco l'Inter che verrà

Aumentano le partite tra Champions e Mondiale, la rosa si allunga

Aumentano le partite tra Champions e Mondiale, la rosa si allunga

Redazione Ansa

   Lo scudetto è in tasca, la seconda stella è solo da mettere sul petto e le feste ancora da concludere, ma l'Inter sta già pensando alla prossima stagione, soprattutto sul mercato. Anche perché l'estate 2024 rischia di avere un peso consistente sul futuro a breve termine. La nuova Champions League e il Mondiale per Club porteranno ad un rilevante aumento delle partite, con ulteriore diminuzione delle tempistiche per allenamenti e preparazione: fare le scelte giuste la prossima estate potrebbe così portare a sistemare i problemi della rosa e dare stabilità nonostante le tante gare in arrivo.

Non a caso, la dirigenza nerazzurra si è già portata avanti nei mesi scorsi chiudendo i primi due colpi in entrata a parametro zero, ovverosia Piotr Zielinski (che si libererà dal Napoli) e Mehdi Taremi (lasciato partire dal Porto). Due tasselli di peso, che andranno a rinforzare rispettivamente centrocampo e attacco. Soprattutto l'attaccante iraniano è chiamato a fare ciò che Arnautovic e Sanchez sono riusciti solo in parte, cioè sostituire Lautaro Martinez e Thuram senza far sentire troppo le assenze dei titolari.

Il resto dipenderà molto dal mercato in uscita. Rispetto a quello estivo 2023 (quando lasciarono l'Inter big come Handanovic, Onana, Skriniar, Brozovic, Dzeko e Lukaku), non ci sarà nessuna rivoluzione: gli addii certi sono solo quelli di giocatori marginali nella rosa, dal portiere Audero (che rientrerà alla Sampdoria dopo il prestito) fino a Klaassen e Sensi a centrocampo passando per Cuadrado e Sanchez. L'esigenza sarà in primis quella di trovare un portiere che possa essere il secondo di Sommer nella prossima stagione, per poi prenderne il posto da titolare: il favorito resta il brasiliano Bento dell'Athletico Paranaense, anche se le richieste sembrano essere schizzate dopo le ultime prestazioni del classe 1999 tra i pali.

Un colpo potrebbe arrivare in difesa, anche se i rinnovi di Darmian e Acerbi, oltre alla crescita di Bisseck e la duttilità di Carlos Augusto, rendono il reparto numericamente a posto, così come sulla fascia sinistra con Dimarco titolare e il brasiliano ex Monza prima alternativa. Non mancano i dubbi invece sulla destra: il contratto di Dumfries scadrà nel 2025 e, a meno di rinnovi che apparivano improbabili fino a pochi mesi fa, potrebbe essere sacrificato per provare a incassare qualcosa e non perderlo a zero. Buchanan, arrivato a gennaio, ha mostrato buoni colpi ma pare difficile possa essere il titolare, mentre tra i potenziali acquisti il nome in pole resta quello di Sugawara dell'Az Alkmaar.

L'arrivo a parametro zero di Zielinski invece dovrebbe chiudere a nuovi innesti in mediana, a meno di sorprese. Anche perché il minutaggio di Frattesi crescerà, considerando che servirà pure dare maggiore riposo a Mkhitaryan, sempre solido ma il cui chilometraggio nelle gambe potrebbe farsi sentire.

Il punto interrogativo verso il futuro, invece, riguarda l'attacco. Lautaro e Thuram (a meno di offerte irrinunciabili) saranno i titolari, Taremi e Arnautovic le riserve: basterà? Non mancano i dubbi, soprattutto sull'ex Bologna. Motivo per cui l'Inter si è già iniziata a guardare intorno, con il nome di Gudmundsson del Genoa in cima alla lista dei preferiti. Operazione non facile, con la dirigenza che punta a fare cassa con i vari Oristanio, Sebastiano Esposito e anche l'addio eventualmente più doloroso di Valentin Carboni. 
   

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