Era irreperibile anche per l'Agenzia delle Entrate di Firenze, e non solo per la Federazione italiana, la campionessa di tennis italo-argentina Camila Giorgi, 33 anni, originaria di Macerata ma residente in Toscana quando era libera dagli impegni sportivi. Da quattro giorni il suo nome è comparso nella lista delle giocatrici ritirate della Itia, l'International Tennis Integrity Agency, cancellarsi qui significa pure uscire dal protocollo antidoping.
In Italia nessuno è riuscito a contattarla, con le più svariate ipotesi su dove fosse finita. Ma è stessa Camila a rompere il silenzio sul suo profilo Instagram: "Sono felice di annunciare formalmente il ritiro dalla mia carriera tennistica. Per favore seguite la mia pagina perché finora stanno uscendo solo articoli fake". Aggiungendo di essere "così grata per il vostro meraviglioso amore e sostegno per così tanti anni. Conservo tutti i bellissimi ricordi. Ci sono state molte voci inesatte sui miei piani futuri, quindi non vedo l'ora di fornire maggiori informazioni sulle entusiasmanti opportunità future. È una gioia condividere la mia vita con voi e continuiamo questo viaggio insieme". Si chiude così la carriera di una delle maggiori campionesse azzurre degli ultimi dieci anni. Adesso, però, secondo quanto si apprende, è l'Agenzia delle Entrate che avrebbe la necessità di notificarle degli atti a seguito di accertamenti fiscali e tributari. Potrebbero essere delle multe, delle cartelle da saldare all'Erario, questo resta poco chiaro. Della faccenda si interesserebbe anche la guardia di finanza. Camila Giorgi, vincitrice del Wta 1000 a Montreal nel 2021, risulta residente a Calenzano, in provincia di Firenze, dove - quando c'è - vive coi genitori, l'argentino Sergio Giorgi e l'italiana Claudia Fullone, e i fratelli. È qui che l'hanno cercata ad aprile, suonando il campanello alla stessa villa dove nel giugno 2021 la campionessa e i familiari furono derubati dai ladri la notte. Furono trafugati preziosi e gioielli per circa 80.000 euro di valore.
È lo stesso anno in cui insieme ai familiari lanciò la linea di moda Giomila, fusione di cognome e nome della sportiva, alcuni mesi dopo, a settembre. Un marchio creato dalla madre anche in prospettiva post agonistica, di racchetta appesa al chiodo. Un momento che è arrivato adesso e in modo brusco. Si dice che sia negli Stati Uniti, o in Sud America. Se la questione col Fisco italiano si confermasse, seguirebbe un'altra grana che coinvolge la tennista, cioè la richiesta di rinvio a giudizio per lei e altri indagati, a Vicenza, per false certificazione ai vaccini antiCovid. Lei si è difesa dicendosi tranquilla dato che non avrebbe potuto partecipare ai tornei se non fosse stata in regola con la vaccinazione. Dopo aver raggiunto in carriera un ranking Wta prestigioso, ultimamente era molto oltre la centesima posizione. Resta di lei però il glamour oltre lo sport, le stesse tracce che starebbe seguendo il Fisco per scoprire dov'è.
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