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F1: la Ferrari si è persa, inquietudine Leclerc

Nuove voci su futuro Newey e Cardile lascia scuderia Maranello

Il box della Ferrari

Redazione Ansa

Il ritorno alla vittoria di Lewis Hamilton e l'inesorabile caduta di prestazioni della Ferrari.

Due facce di una stessa medaglia che prenderà forma dal 2025 ma che rappresenta situazioni nella Formula 1 che vola via da Silverstone nettamente agli antipodi.

Da una parte una Mercedes capace di rimontare progressivamente in termini di prestazioni fino a riuscire a battere sia McLaren sia Red Bull, dall'altra una Ferrari che dopo il trionfo di Montecarlo non riesce proprio a ritrovarsi, e gara dopo gara vede aumentare il gap con gli altri top team. Emblematiche le parole di sconforto post gara di Charles Leclerc che ha parlato di incubo nelle ultime gare per la Rossa.

 


 

Il tutto in un Mondiale che nonostante il gran vantaggio in classifica di Max Verstappen (255 punti contro i 171 di Norris ed i 150 di Leclerc) vede ad ogni gara più spettacoli e chance per quasi tutti.
    Proprio come successo nel Gran Premio d'Inghilterra dove Hamilton è tornato alla vittoria dopo 945 giorni e per la prima volta dopo il famigerato GP di Abu Dhabi 2021.

 


 
    E intanto sempre guardando al futuro di Maranello arrivano nuove voci sul conto di Adrian Newey che nonostante, tutti dicono si sia promesso alla Ferrari, in occasione del Gp di Silverstone sembra abbia fatto visita alla sede McLaren e non solo. Oggi, intanto, sono arrivate le dimissioni di Enrico Cardile dalla posizione di direttore tecnico Area Chassis in Ferrari. La partenza di Cardile era nell'aria da diverse settimane: il 49enne che dovrebbe andare in Aston Martin, chiude un'esperienza di 19 anni a Maranello.
    Sul fronte della prestazione Silverstone conferma le lacune della Ferrari, una SF-24, ancora inguidabile nei curvoni ad alta velocità con la veste aggiornata di Barcellona. "Penso che abbiamo fatto un passo in avanti questo weekend, almeno dal punto di vista tecnico - spiega tuttavia il team principal della Ferrari Fred Vasseur cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno - Ora abbiamo un'idea decisamente più chiara della situazione.
    L'anno scorso eravamo nella stessa situazione allo stesso punto della stagione, tra Silverstone e Budapest. A Zandvoort ci siamo fermati per eseguire uno scan completo della macchina e da lì abbiamo fatto una bella rimonta, perché nelle settimane successive eravamo lì. Il punto è che quando hai un problema non puoi fare dei test per capirlo. A volte si decide di compromettere le sessioni del venerdì, sacrificando un po' di tempo per il weekend pensando al medio termine. Ci siamo messi in una situazione difficile, ma lo sapevamo già prima. L'avevamo deciso prima del weekend". (ANSA).
   

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