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Us Open: Alcaraz ko a sorpresa, "stanco anche di testa"

Il numero 3 esce con van de Zandschulp, Medvedev affronterà Cobolli

US Open: Alcaraz eliminato a sorpresa da van de Zandschulp

Redazione Ansa

   Altro che terzo slam stagionale. Il campione del Roland Garros e di Wimbledon, dato per favorito dai bookmakers per la conquista dell'Us Open, è uscito di scena nella maniera più inaspettata già al secondo turno a Flushing Meadow, battuto in tre set dall'olandese Botic van de Zandschulp, giocatore n. 74 al mondo che qualche mese fa aveva pensato di lasciare il tennis professionistico.

   L'uscita di scena del n.3 al mondo aumenta le già elevate chance di vittoria per Jannik Sinner, che secondo le proiezioni avrebbe potuto incontrare lo spagnolo in semifinale dopo aver incrociato la racchetta con Daniil Medvedev nei quarti di finale. Il russo, che nella notte ha superato in tre set l'ungherese Maroszan, dovrà però prima battere al terzo turno l'italiano Flavio Cobolli, che ha avuto la meglio in quattro set sul belga Bergs, un'altra conferma dell'ottimo momento del tennis azzurro, che ha portato ben 6 giocatori al terzo turno del torneo.

    I riflettori sono comunque tutti puntati oggi su Alcaraz, dopo quello che i media spagnoli non esitano a definire il 'disastro'. Lo stesso spagnolo ha faticato a spiegare le ragioni di un tale flop in uno dei tornei più importanti della stagione, che lui contava di potersi aggiudicare per diventare il terzo uomo nell'era moderna a vincere Parigi, Wimbledon e New York nella stessa stagione. Alcaraz aveva raggiunto almeno i quarti di finale nelle sue tre precedenti apparizioni a New York e quella della notte scorsa è stata la prima sconfitta al secondo turno di uno Slam da dopo Wimbledon 2021.

    Lo spagnolo, sotto tono e poco lucido, si è arreso senza appello all'olandese, come testimoniano il punteggio (6-1, 7-5, 6-4) e il dato sugli errori gratuiti, 27, quasi la metà dei quali commessi con la sua micidiale arma del dritto. "Van de Zandschulp ha giocato molto bene. Mi aspettavo che mi concedesse più punti ma non è successo - ha spiegato Alcaraz -, mentre io non sono stato in grado di alzare il mio livello, che non era certo abbastanza per vincere. Ho commesso molti errori. Quando ho provato a rientrare nel match era troppo tardi".

    Lo spagnolo ha poi espresso l'idea di essere arrivato a New York troppo spremuto da "un calendario tennistico fitto di impegni. Ho giocato molto di recente con il Roland Garros, Wimbledon e i Giochi olimpici . Mi sono preso una pausa dopo l'argento a Parigi - ha sottolineato - pensando che fosse sufficiente. Ma probabilmente non è stato così. Forse ho bisogno di più riposo prima dei grandi tornei, ci penserò e imparerò da questo". In ultimo, ha spostato l'attenzione su un problema mentale: "Ho l'impressione che invece di fare un passo avanti, ne ho fatto uno indietro. E non capisco perché: vengo da un'estate favolosa, con le vittorie al Roland Garros e a Wimbledon, e pensavo di aver capito che per ottenere grandi cose bisogna essere mentalmente forti. Ma questa volta non lo sono stato abbastanza, non sono stato in grado di rispondere a certi problemi".

    Di tutt'altro umore, ovviamente, l'azzurro Cobolli, che per la seconda volta nella stagione è riuscito a centrare il terzo turno di uno slam, dopo gli Aus Open. "Diversamente da allora, adesso so di essere un giocatore che può dire la sua contro tutti e che, in ogni partita, aggiunge delle piccole cose al suo gioco". Ne serviranno un bel po' contro un big del circuito come Medvedev, ,ma è una sfida che il fiorentino vede come "una bella opportunità, mi sono fatto un bel regalo. Io comunque voglio vincere, non è certo il nome a fermarmi, sono motivato nel provarci".   

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