Marc Marquez è tornato. Il campione spagnolo ha vinto il Grand Premio di Aragon in MotoGp, salendo sul gradino più alto del podio a distanza di 1043 giorni e 50 gare dall'ultima volta.
Della situazione ne approfitta proprio Martin: lo spagnolo della Ducati del Team Pramac, secondo al traguardo, ha conquistato altri 20 punti che lo proiettano in vetta alla classifica con 299 punti, a +23 su Peccp Bagnaia (276). E si fa sotto anche Marc Marquez che sale a 229. Sul terzo gradino del podio di Aragon il giovanissimo Pedro Acosta con la Ktm per completare la festa spagnola nel gran premio di casa.
Alle spalle del terzetto di spagnoli, Brad Binder, quarto con la Ktm. Tutto italiano il quartetto italiano composto da Enea Bastaniani (Ducati), Franco Morbidelli (Ducati Pramac), Fabio Di Giannantonio (Ducati Vr46) e Marco Bezzecchi (Ducati Vr46).
Marc Marquez è tutto un sorriso. I progressi negli ultimi gran premi erano evidenti e la doppia vittoria, sprint e gara, in Spagna li ha sugellati. "È stata una gara eccezionale, E' incredibile vincere davanti a questo pubblico. Avevo il passo ma era difficile concentrarsi sulla guida soprattutto nel finale, quando vedevo che la vittoria arrivava e non è stato facile mantenere la concentrazione - le parole di Marc a caldo -. Nel 2019 il valore di una vittoria era niente, oggi è tutto perché mi dà un'emozione, cerco di tutto per essere competitivo e questo mi dà soddisfazione".
"Dopo 1000 giorni ti dimentichi cosa vuol dire vincere, il mio corpo ancora non lo sa: è una vittoria che ho cercato tanto e su cui ho scommesso tutto l'anno scorso scegliendo di venire nel team Gresini: avevo dentro quella voglia di vincere ed era la cosa più importante per allenarmi e non mollare mai, ma ero pure tranquillo perché tante volte l'ho vista vicina, fra Austin, Germania, ma pure Jerez e Le Mans, e sentivo che prima o poi sarebbe arrivata".
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