Dalla Serie A col Crotone ad una lunga permanenza alla guida del Torino, attraverso gli insegnamenti e i consigli maturati accanto al suo mentore Giampiero Gasperini ai tempi di Palermo e Inter.
Ivan Juric approda alla Roma dopo tanta gavetta tra la Lega Pro e la Serie B e le cosiddette 'piccole' del massimo campionato.
Tanto inattesa quanto densa di emozioni, è arrivata l'ora di un'altra occasione, forse quella con la piazza piu' calda e con le aspettative piu' alte. Tanto che la prima domanda e' quale sara' l'alchimia con un allenatore diretto, protagonista anche di liti clamorose.
Al posto del 'romanista' De Rossi arriva il 'sergente' Juric, una vita 'da mediano' da giocatore e una carriera da tecnico tra alti e bassi.
Croato di Spalato, 49 anni compiuti da poco, ex centrocampista approdato in Italia al Genoa, e' tecnico di carattere e conoscenze tattiche. Allievo del più vecchio e titolato collega dell'Atalanta, reduce dal trionfo in Europa League, Juric ha costruito la sua carriera passo passo e senza scorciatoie tra alchimie tattiche, tanta grinta e un gioco più legato alla fisicità che alla fantasia.
Cresciuto da calciatore come centrocampista nell'Hajduk Spalato per poi sbarcare in Italia prima al Crotone e poi nel Genoa, ha giocato anche con in tutte le Nazionali croate compresa quella maggiore.
Da allenatore comincia la sua avventura nel Mantova in Lega Pro per poi tornare da tecnico al Crotone in Serie B e conquistare nel 2016 la storica promozione nella massima Serie del campionato italiano.
Poi passa al Genoa per spiccare il volo a Verona dove ottiene importanti risultati e si guadagna credito in A. E così nel 2021 sale i gradini del calcio italiano prendendosi la panchina del Torino dove resta per tre stagioni altalenanti, con polemiche con i tifosi e la dirigenza e un paio di episodi forti: dalla lite con spintoni col ds Vagnati nel 2022, a quel 'ti taglio la gola' in campo a Vincenzo Italia poi concluso con le scuse in diretta.
Nei tre anni granata viene apprezzato sempre per la solidità e la fisicità espressa dalle sue squadre. Formazioni che hanno uno stile di gioco chiaro, vicino a quello di Gasperini per 'intensità'- schierandosi spesso a uomo in fase di non possesso con una difesa a tre e due mediani fisici che aiutano a costruire, per un 3-4-2-1 che ha come terminali offensivi attaccanti alti e di forza fisica. Schemi, idee e temperamento che ora dovranno andarsi a sposare con le esigenze di una squadra che punta a ritrovare le zone alte dalla classifica, dopo un avvio choc.