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Louis Vuitton Cup: non riesce la rimonta a Luna Rossa, in Coppa America va Ineos Britannia

Gli inglesi si impongono con 7-4 nella finale, conquistando il diritto di sfidare Team New Zealand

Redazione Ansa

Niente da fare per Luna Rossa che non è riuscita a recuperare lo svantaggio di due regate su Ineos Britannia, vincitrice anche nell'11/a sfida e, con il punteggio di 7-4, vincitrice della Louis Vuitton Cup, conquistando il diritto di sfidare Team New Zealand per la Coppa America.

LA CRONACA

Leggero vantaggio per Ineos Britannia dopo la partenza dell'11/a regata della finale di Louis Vuitton Cup. L'imbarcazione italiana è chiamata a giocarsi il tutto per tutto per ribaltare un risultato che al momento la vede sotto per 6-4 contro gli inglesi, ai quali basta un solo punto per conquistare l'accesso alla sfida di America's Cup contro team new Zealand.  

Gli inglesi hanno difeso senza problemi il margine di vantaggio su Luna Rossa, chiudendo il primo lato di bolina con 10 secondi di margine ed a mantenere il distacco sui 9 secondi anche dopo la prima poppa.

Ineos Britannia ha continuato a controllare con sicurezza la regata, rispondendo a tutte le mosse degli italiani e chiudendo anche il secondo lato di bolina davanti agli avversari di una decina di secondi. Nella seconda poppa Luna Rossa è riuscita a rosicchiare una manciata di secondi, virando al gate con un ritardo di 7 secondi, per poi dare il via a una gara di virate nella terza bolina, recuperando terreno agli avversari fino a chiudere il gate indietro di appena 4 secondi.

Nella penultima poppa, Ineos Britannia ha sfruttato una leggera velocità in più per allungare di nuovo su Luna Rossa, a 8 secondi di vantaggio al gate, mantenendo il distacco a 9 secondi alla fine dell'ultima bolina e poi volare verso la vittoria finale.

Jimmy Spithill, l'asso nella manica per provare la rimonta

Ai ragazzi del team Prada Pirelli si chiede un'impresa: nelle dieci regate fin qui disputate i britannici sono apparsi più veloci e hanno dimostrato una maggiore affidabilità.

Gli azzurri hanno pagato le due rotture che sono valse due squalifiche ma allo stesso tempo hanno dimostrato di avere tanto carattere quando, in regata otto, hanno riparato lo scafo in mare con del nastro e poi conquistato una vittoria alla quale quasi nessuno credeva. E' su questo che punta con decisione il team: la voglia di non arrendersi mai e tirare fuori il meglio proprio quando tutto sembra perso.

Speranze che si concretizzano in quella innata capacità, tutta italiana, di risorgere dalle situazioni più complesse ma che prendono forma anche in un grande personaggio del team italiano: Jimmy Spithill. E' lui l'asso della manica di Luna Rossa, l'ultima risorsa alla quale affidarsi.

Nel 2013 in America's Cup a San Francisco, il defender Oracle Racing era sotto per 8-1 contro lo sfidante New Zealand con distacchi pensanti nelle regate. Ad un punto dalla sconfitta, gli statunitensi diedero vita ad una rimonta storica fino al 9-8. Lo skipper di Oracle era proprio Jimmy Spithill. Un po' talismano, un po' uomo d'esperienza: è a Spithill che si affida Francesco Bruni, uno dei due timonieri di Luna Rossa.  

"Ho il privilegio di avere un team molto forte e Jimmy Spithill fortissimo accanto a me, molto noto per le sue rimonte. Mi sento in una condizione privilegiata e non cambierei nulla. Non possiamo fare più errori, dobbiamo vincere tutti i match. Siamo coscienti di poterlo fare e abbiamo tutte le caratteristiche per farlo. E' stato così per quattro volte di seguito contro gli americani e non vedo perché non possiamo farlo anche contro i britannici".

Clima quindi positivo nel team Prada Pirelli. Max Sirena, team director e skipper di Luna Rossa, ha incontrato tutto il team per ringraziarlo e caricarlo in vista delle ultime regate.  "Non voglio vedere facce tristi perché questo è lo sport ed è il bello dello sport: si perde e si vince. E questo è il motivo per cui siamo tutti qui a spingere fino alla fine. Non siamo ancora fuori dai giochi, ora è il momento in cui abbiamo davvero bisogno degli sforzi e della spinta di tutti. Tutti. A partire dalla cucina fino a chi timona la barca".  

"Questo team si è già trovato in questa situazione in passato. Abbiamo l'uomo migliore per uscire da questa situazione - insiste Sirena - Quindi davvero poche parole, continuiamo a spingere perché siamo ancora in gioco. Nulla è cambiato, ci vogliono due secondi per far girare il vento. Per favore non siate tristi e non buttate via tutto ciò che è stato fatto negli ultimi tre anni e mezzo. Abbiamo perso due regate di fila, abbiamo dato la nostra vita per più di tre anni. Ci vogliono due secondi per passare dalle stelle alle stalle". L'ultima parola spetta sempre al mare e al vento, sperando che gonfi le vele di Luna Rossa.

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