Champions League: Juventus-Stoccarda 0-1, Aston Villa-Bologna 2-0
Tonfo della Juve, allo Stadium festa Stoccarda al 92'E' arrivata la prima sconfitta stagionale per la Juve, allo Stadium passa lo Stoccarda al 92'. Per tutta la sfida, però, i tedeschi legittimano la vittoria, sbagliano anche un rigore e sbattono più volte su un super Perin, ma alla fine Touré regala i primi tre punti di questa Champions. Thiago Motta perde Douglas Luiz durante il riscaldamento per un leggero fastidio muscolare e lancia Thuram dal 1' con Fagioli, mentre McKennie si alza sulla linea di trequarti con Conceicao e Yildiz alle spalle di Vlahovic. In difesa si rivede Danilo e viene confermato Cabal, con Cambiaso a riposo in vista del derby d'Italia contro l'Inter. Hoeness sceglie Demirovic come unica punta e fa guidare il quartetto arretrato da Chabot, vecchia conoscenza italiana per il suo passato tra Spezia e Samp. I due allenatori avevano rilevato un grande obiettivo alla vigilia, "Sarà curioso vedere chi si prenderà il pallino del gioco" dicevano praticamente in coro. E ce la fa lo Stoccarda, che già dopo tre minuti trova la porta con un tiro di Mittelstadt controllato da Perin. I tedeschi continuano a riconquistare subito il pallone e si propongono in avanti, Vagnoman non inquadra lo specchio ma al 28' vanno ad un passo dal vantaggio: filtrante di Millot, movimento di Demirovic alle spalle di Danilo e Kalulu e destro che viene deviato miracolosamente sul palo da Perin. E serve anche un'altra gran parata con la mano di richiamo dell'estremo difensore per alzare in corner il tentativo aereo di Undav. E la Juve? La manovra dei bianconeri non funziona, Conceicao e Yildiz vengono braccati dai rispettivi dirimpettai e Vlahovic è lasciato troppo solo. Così, l'unico tentativo è una punizione di Fagioli dalla distanza che si spegne sul fondo. Durante il primo tempo, i tifosi tedeschi si prendono gli applausi per lo striscione a sostegno delle popolazioni alluvionate: "Romagnoli così come emiliani, non mollate mai". La ripresa si apre con il vantaggio immediato dello Stoccarda, ma l'arbitro Eskas ravvisa un fallo di mano nel controllo di Undav e annulla tutto. Thiago corre ai ripari e sceglie di cambiarne tre, con Weah, Locatelli e Cambiaso al posto di Conceicao, McKennie e Savona. La Juve non si scuote, Perin si conferma migliore in campo in assoluto con altri due grandi interventi su Demirovic e Millot. I tentativi (murato) di Thuram e (centrale) di Yildiz caricano lo Stadium, al 68' Vlahovic viene richiamato in panchina ed entra Adzic. Yildiz viene anticipato a due passi dalla linea di porta da una diagonale difensiva perfetta di Vagnoman, ma sul capovolgimento di fronte Danilo viene ammonito e sulla punizione seguente alza troppo la gamba su Rouault: Eskas ha bisogno del Var per assegnare il rigore ed estrarre il secondo giallo per il brasiliano, Perin si esalta anche dal dischetto e respinge il tiro di Millot. L'arbitro concede sette minuti di recupero, al 92' Toure si infila tra i difensori bianconeri e questa volta trova la rete, facendo esplodere i duemila tifosi tedeschi. La Juve tenta un disperato assalto finale, ma Nubel non deve compiere nessuna parata. E' festa tedesca allo Stadium, è il primo tonfo per Thiago: domenica con l'Inter servirà tutta un'altra prestazione.
Niente inversione di tendenza. Se il Bologna in campionato non sa vincere, pareggiando spesso e volentieri in Champions arriva un'altra sconfitta. Seconda trasferta inglese dopo quella di Liverpool e secondo ko: questa volta al Villa Park di Birmingham, I destini europei dei rossoblù restano appesi ai risultati delle prossime gare casalinghe con Monaco e Lille, da vincere a tutti i costi per sperare di strappare il pass per i playoff dopo il punticino casalingo strappato con lo Shakhtar. Cercava la vittoria della svolta in casa dell'Aston Villa, la banda di Italiano. Per riuscirci avrebbe dovuto sovvertire i pronostici e l'andamento di una stagione che l'ha vista prima della sfida con i Villans disputare 10 gare e vincerne una sola: per di più al cospetto della terza della classe in Premier League e di una squadra che fa parte del gruppo delle capoliste di Champions: niente da fare. Ci provano in avvio i rossoblù, che sui cambi di campo di Posch per Ndoye creano più di un grattacapo alla squadra di Emery: lo svizzero mette in condizione di segnare prima Urbanski, poi Dallinga e Fabbian: Martinez dice no, tiene in carreggiata l'Aston Villa, che poi prende le misure agli avversari e inizia a farsi vedere. Duràn sfiora il gol da calcio d'angolo di Tielemans, Bayley, McGinn e Rogers chiamano Skorupski alla parata prima dell'intervallo, facendo presagire ciò che è destinato ad accadere alla ripresa. L'Aston Villa sale di colpi: Bailey spreca a tre metri dalla porta sugli sviluppi di un piazzato di Tielemans, poi è McGinn, su piazzato, con un tiro cross, a sorprendere Skorupski e l'intera difesa rossoblù. Il Bologna incassa il colpo e non risponde, l'Arsenal affonda, con Rogers a trovare il cross e l'assist per Duran, che anticipa Lucumi e chiude i conti: uno-due letale tra il decimo della ripresa e il minuto 19, mentre il Bologna è alla terza gara di Champions senza gol, confermando la propria leggerezza sotto porta e le difficoltà di Dallinga a calarsi nei panni di erede di Zirkzee in rossoblù. La squadra di Italiano si ferma al palo colpito da Beukema a cinque minuti dal termine, con il difensore che di testa su corner anticipa Konsa. La prestazione c'è, ma solo a tratti, con la squadra che cala alla distanza, complici anche le assenze degli infortunati Aebischer, Ferguson, il Bologna cade ancora e ora è chiamato a rincorrere: in Champions e in campionato. Terza gara, terza vittoria e terzo clean sheet, invece, per l'Aston Villa di Emery.
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