Nel giorno in cui Gabriele Gravina ufficializza la sua decisione di ricandidarsi alla presidenza della Figc, la Serie A decide di accelerare verso l'elezione del nuovo numero uno della Lega. Mentre sullo sfondo si fanno sempre più complicate da un lato l'ipotesi legata ad Alessandro Del Piero e dall'altro l'opzione di ricandidatura da parte del presidente uscente Lorenzo Casini, che non ha rinunciato e deve sciogliere ancora la sua riserva.
In un'intervista al Corriere della Sera, infatti, Gravina ha confermato di voler correre ancora per restare al vertice della Federcalcio nelle elezioni del prossimo 3 febbraio, forte del possibile voto a favore dell'82% dell'assemblea elettiva, dalla Serie B alla Lega Pro passando per i Dilettanti (che potrebbero però anche candidare l'attuale numero uno Abete, come ipotesi di copertura nel caso in cui l'inchiesta su Gravina dovesse accelerare, anche se pare difficile possano esserci sviluppi decisivi entro febbraio).
"Vedrei bene Del Piero in Federcalcio", dice da Dubai l'ex compagno Francesco Totti, lontano non solo geograficamente dalla vicenda. Dopo che Gravina ha sciolto la riserva, nessuna aggiunta da parte di Alex, dal suo staff filtra come la sua posizione sia stata chiara nell'intervento a Sky di mercoledì ("non dico di no, ma nessuno mi ha chiamato, e comunque la mia non dovrebbe essere una candidatura divisiva") e non c'è nulla da aggiungere. Tradotto, a oggi la carta Del Piero, che non è mai stata calata sul tavolo, è accantonata, ma se qualcuno (evidentemente minoranza in Lega A) pensasse di lanciare la sfida e il quadro mutasse, resterebbe quel "non dico di no".
Il 18% mancante a cui ha fatto riferimento Gravina è infatti quello che corrisponde alla Lega Serie A. In cui, però, nelle ultime settimane si è creato un fronte comune unito di cui fanno parte le big (dall'Inter alla Juventus passando per Milan, Roma e Atalanta) in opposizione al fronte lotitiano. Un gruppo sempre più nutrito che sembra pronto ad avere la meglio nella corsa per l'elezione del nuovo presidente: una quindicina di club infatti sarebbe pronta a supportare Ezio Maria Simonelli, uno dei nomi emersi insieme con Gandini e Bonomi.
Anche considerando la possibile convergenza sul nome, la maggioranza dei club ha spinto per anticipare la prima assemblea elettiva al prossimo 9 dicembre (rispetto alla data inizialmente fissata al 16 dicembre), cercando di chiudere velocemente la partita evitando sorprese. I candidati alla poltrona della Lega si devono presentare entro il 5, se poi la prima assemblea non dovesse dare esito si deciderà a stretto giro la data di un nuovo voto.
"Le Società di A, riunite oggi in Assemblea in videoconferenza, hanno deliberato all'unanimità di fissare a lunedì 9 dicembre, con inizio alle ore 11.00, l'Assemblea elettiva per il rinnovo di tutte le cariche istituzionali della Lega Serie A - ha spiegato la Lega in una nota -. La data è stata indicata da tutti i Club per rispettare le scadenze elettorali considerando anche i numerosi impegni sportivi (Supercoppa in Arabia Saudita e competizioni europee) e le festività natalizie".
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