Simona Halep non ci sta. La squalifica 'light' (un mese) per doping toccata ad Iga Swiatek ha scatenato la reazione della romena, colpita da uno stop di 4 anni (poi ridotti a 9 mesi) in un caso molto simile. Intanto, sale l'attesa per la decisione del Tribunale di arbitrato dello sport (Tas) sul caso Jannik Sinner-Clostebol ed il ricorso presentato dalla Wada contro la sua assoluzione da parte di un tribunale indipendente per "totale assenza di dolo o negligenza".
Il Tas ha pubblicato la lista delle udienze fissate fino all'11 febbraio 2025 e, al momento, tra queste non figura quella riguardante il numero 1 del tennis mondiale. Che rischia di dover difendere il titolo dell'Australian Open (12-26 gennaio) con questo peso sulle spalle.
L'International Tennis Integrity Agency (Itia) ha rivelato che Swiatek, numero 2 del mondo, ha accettato una squalifica di un mese dopo essere risultata positiva (lo scorso agosto) ad una sostanza vietata - la trimetazidina -, assunta però per contaminazione della melatonina che la polacca usa per combattere il jet lag.
"Mi chiedo perché una tale differenza di trattamento e di giudizio? Non credo che possa esserci una risposta logica - si é sfogata Halep in un lungo messaggio sul proprio account Instagram - Non può che essere cattiva volontà da parte dell'Itia, l'organizzazione che ha fatto di tutto per distruggermi nonostante l'evidenza. Ha voluto distruggere a tutti i costi gli ultimi anni della mia carriera". Sospesa lo scorso febbraio fino al 2026 per una positività agli US Open del 29 agosto 2022 e per un'anomalia sul passaporto biologico, a marzo Halep ha visto il Tas ridurle la sanzione a nove mesi per "incauto utilizzo di un integratore contaminato", assunto dalla tennista sotto consiglio della fisioterapista personale.
"Ho sofferto, sto soffrendo e forse soffrirò sempre per l'ingiustizia che ho subito. Com'è possibile che in casi identici accaduti nello stesso periodo, l'Itia abbia approcci completamente diversi a mio danno? - si é chiesta Halep, 33 anni, ex numero 1 Wta, nel frattempo precipitata al numero 877 del ranking mondiale - Ho perso due anni di carriera, ho perso tante notti insonni, ansie, domande senza risposta... ma ho avuto giustizia. Si è scoperto che (la positività, ndr) era dovuta a contaminazione e che (l'anomalia, ndr) del passaporto biologico é stata una pura invenzione" ha concluso la vincitrice del Roland Garros 2018 e di Wimbledon 2019.
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