Il colpo di testa del 2-0 nei pressi del novantesimo, la corsa sotto il settore ospiti senza maglia con le mani sulle orecchie e le lodi del ct Luciano Spalletti.
Il finale del posticipo all'Olimpico è bastato a Nicolò Zaniolo per entrare nel cuore dei tifosi dell'Atalanta, rendersi ancora più antipatico a quelli della Roma, con cui s'era lasciato male a gennaio 2023 nonostante una Conference League vinta l'anno prima segnando al Feyenoord, e rilanciarsi in chiave Nazionale.
Il gol sul corner di Cuadrado, insieme all'esultanza, è stata la risposta del fantasista mancino ai fischi al suo ingresso mezzora prima al posto di Lookman.E' finita quasi in rissa, all'Olimpico, per i nervi di un paio di ex compagni che lo hanno 'inseguito' mentre i compagni dell'Atalanta facevano scudo. Tullio Gritti, vice dello squalificato Gian Piero Gasperini, ha minimizzato: "Ha esultato sotto i nostri tifosi. Le provocazioni lasciano il tempo che trovano".
Il volto dell'odiato ex è comparso pure nel meme su Instagram su sfondo della locandina de "Il Gladiatore II" del suo capitano Marten De Roon, che al triplice fischio l'ha tenuto lontano dal contatto fisico cogli ex compagni, Mancini in primis.
Ha fatto la punta centrale anche stavolta, Zaniolo, rivitalizzato dalla cura Gasperini che lo utilizza alternativamente da esterno nel tridente, finora mai da titolare. Tornato dal prestito all'Aston Villa per essere girato a Bergamo dal Galatasaray, all'inizio era il suo stesso allenatore a parlarne in termini di scommessa da recuperare fisicamente. Al secondo gol nerazzurro dopo la chiusura dei conti in Champions a Stoccarda il 6 novembre scorso, all'atalantino part time ora si aprono le porte del ritorno in Nazionale: "Può fare la punta esterna o giocare in zone centrali con la fisicità per poter ricevere palla con le spalle girate alle difese, una cosa che abbiamo sofferto contro la Francia", le parole di Spalletti dal Gran Galà del Calcio.
Due palloni in porta in 282 minuti, su 8 presenze in campionato e 5 in Europa, sono il biglietto da visita per rilanciare una carriera accorciata da infortuni e operazioni, dai due crociati alla Roma e in Nazionale contro l'Olanda fino all'intervento del 22 maggio scorso per la frattura del quinto metatarso sinistro. In pieno agosto, la tendinite allo stesso piede; a fine mese, il risentimento all'adduttore sinistro.
Saltati per acciacchi il Lecce alla prima e l'Inter alla terza, in panchina con Fiorentina e Como, Zaniolo s'è concesso il primo lampo all'inizio della serie positiva atalantina di 11 vittorie nelle ultime 13 partite di cui 8 di fila in serie A, servendo a Samardzic il pari in extremis a Bologna il 28 settembre. Da lì, sempre minutaggio tranne a Napoli e a Parma. Una stella è tornata a brillare nel firmamento azzurro?