Con un record di 20 medaglie ai Campionati del mondo, più 11 olimpiche, Allyson Felix è l'atleta più decorata di tutti i tempi. Eppure la sua condizione femminile in passato le ha creato diversi problemi, sia con gli sponsor, soprattutto in occasione della prima gravidanza, sia di ritorno alle gare.
Già fervente sostenitrice dei diritti delle donne, ora come membro della commissione atleti del Cio é diventata l'avvocata delle donne-atlete (e non solo sportive), unendo alla sua battaglia vinta per un nido nel villaggio olimpico, che ha esordito a Parigi, a quella per la sicurezza delle donne e soprattutto per il diritto alla maternità.
Inserita dalla Bbc nella lista delle 100 donne piõ influenti dell'anno che si sta per chiudere, l'olimpionica americana ha raccontato di esser rimasta "sconvolta" dalla morte della kenyana Rebecca Cheptegei, uccisa e data alle fiamme dal fidanzato all'inizio del 2024. Cheptegei, madre di due figli, è stata la terza atleta donna a essere uccisa in Kenya in tre anni.
Felix, "molto preoccupata per la sicurezza delle atlete in alcune parti del mondo", sollecita "un cambiamento nella cultura". Si tratta di un "vero problema" a cui intende dare priorità come membro della Commissione atleti del Cio.
Sarà la prossima battaglia, il prossimo traguardo da tagliare.
L'asilo nido nel villaggio olimpico a Parigi lo considera una grande vittoria, ma afferma che c'è ancora molto da fare: "Quando torni, è un ostacolo enorme riuscire a rientrare nello sport e capire come viaggiare per il mondo e chi si prende cura di tuo figlio".
Nel 2018, mentre era alla 32a settimana di gravidanza, le fu diagnosticata una grave preeclampsia e subì un parto cesareo d'urgenza. Sua figlia, Camryn, trascorse diversi mesi in un reparto di terapia intensiva neonatale. L'anno seguente, in un coraggioso editoriale per il New York Times, Felix attaccò il suo sponsor di allora, Nike, rivelando la minaccia di tagliarle lo stipendio del 70% se la maternità (che definì "il bacio della morte" per una atleta) avesse influenzato le sue future prestazioni sportive. Tre mesi dopo Nike cambiò posizione e nuovi contratti garantirono lo stipendio e i bonus di un'atleta per 18 mesi durante la gravidanza. Anche altre tre aziende di abbigliamento sportivo introdussero la protezione della maternità per le atlete sponsorizzate.
La decisione di esporsi avrebbe potuto porre fine alla sua carriera, ma meno di un anno dopo il parto, Felix vinse il suo 12/o oro ai Campionati del mondo nella staffetta mista 4x400m a Doha, superando il record di Usain Bolt.
Da allora Felix - che quest'anno é diventata mamma per la seconda volta - ha tracciato una nuova strada. Nel 2021 ha lanciato un'azienda di calzature con suo fratello Wes, vendendo scarpe ispirate all'atletica, modellate sui piedi delle donne.
La sua ultima iniziativa, Always Alpha, è una società di gestione dedicata esclusivamente allo sport femminile. "In tutte le negoziazioni con Nike, ho avuto a che fare solo con uomini, che fondamentalmente mi dicevano come sarei tornata dopo il parto - racconta - Ora ci sono più donne che hanno un posto al tavolo e hanno potere, ma abbiamo ancora molta strada da fare".
Nel 2024 ha ricevuto una sovvenzione di 20 milioni di dollari da Melinda Gates, ex moglie di Bill, destinati alla salute materna. Parte del suo ruolo con la Commissione degli atleti sarà ascoltarli e sostenere le loro ragioni, assicura Felix: "Se è una tua decisione avere un figlio nel bel mezzo della tua carriera, allora fallo".