A fine gara, il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradé attacca l'ex tecnico viola Vincenzo Italiano, che a fine gara corre negli spogliatoi, abbraccia un dirigente del Bologna lanciando il cappellino in aria per festeggiare la vittoria.
"Visto quello che è accaduto a Raffaele, l'esultanza di Italiano non mi è piaciuta. Abbiamo passato insieme tanti gioie e tanti dolori e l'ho trovata una grandissima mancanza di rispetto. Ce la teniamo dentro quell'esultanza. Ho capito tante cose dell'uomo questo pomeriggio. Non ho avuto modo di incontrarlo e nemmeno voglio incontrarlo".
Attacca anche l'arbitro Fabbri, Pradè: "C'era rigore netto su Gudmundsson nel primo tempo e quell'episodio avrebbe cambiato la gara. Ma la sconfitta non cambia nulla. Siamo forti e siamo ambiziosi. L'importante è stringersi attorno a Palladino per la perdita della mamma. Solo ieri avevamo avuto un momento di gioia con Edoardo Bove al Viola Park dopo tutto quello che era accaduto e stamattina è arrivata quest'altra brutta notizia".
Il vice di Palladino, Stefano Citterio, invece, spiega che il ko non ferma le ambizioni viola: "Se siamo quarti significa che abbiamo valori morali e tecnici. Vogliamo arrivare più in alto possibile, siamo ambiziosi. A fine girone di andata vedremo a che punto siamo".
Vincenzo Italiano va dritto al punto e risponde a Pradé: "Mi unisco a tutti quelli che hanno fatto le condoglianze a Raffaele, anche a nome del mio staff e del Bologna. Per replicare al mio ex direttore, dico di andarsi a rivedere cosa faccio dopo le vittorie: corro dentro gli spogliatoi, per lasciare la scena ai ragazzi ed evitare comportamenti sbagliati e l'ho fatto anche oggi. Il mio ex direttore ha esagerato, non ho mancato di rispetto a nessuno".
E il suo Bologna cresce: "Stiamo iniziando a crescere e migliorare, i risultati stanno iniziando ad arrivare. Il Bologna ha un'identità forte e siamo contenti per questa sera e per questo risultato importante per la fiducia e la classifica. Ci serviva un risultato così".