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Tokyo 2020: Bach, capisco disagio atleti per incertezza

È una situazione eccezionale che richiede soluzioni eccezionali

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 MAR - "È una situazione eccezionale che richiede soluzioni eccezionali": così il presidente del Cio Thomas Bach in un'intervista al New York Times nella quale dice di "simpatizzare" con tutti quegli atleti che manifestano disagio rispetto alle incertezze sulle Olimpiadi di Tokyo, e al percorso tecnico per arrivarci, a causa della pandemia da coronavirus.
    "Ho vissuto una situazione simile prima dei Giochi di Mosca nel 1980, quando c'era anche molta incertezza. I Giochi -ha detto Bach- si sarebbero svolti a Mosca? Saremmo potuti andare? In quali circostanze? Per un atleta, la cosa peggiore per la preparazione è l'incertezza che distrae dall'allenamento e dai preparativi. Mercoledì ho detto ai 220 atleti collegati in call conference che non possiamo far finta di avere risposte a tutte le tue domande. Siamo nella stessa situazione tua e del resto del mondo".
    "Noi -ha aggiunto il presidente del Cio- abbiamo consigliato agli atleti di mettersi in contatto con i loro comitati olimpici nazionali e le autorità nazionali per avere informazioni di prima mano su ciò che è possibile per il loro allenamento, nel rispetto delle restrizioni. In alcuni paesi ci sono opportunità.
    Abbiamo anche visto che gli atleti sono molto creativi per colmare questa lacuna con l'allenamento a casa e altri metodi di allenamento.È una situazione eccezionale che richiede soluzioni eccezionali". (ANSA).
   

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